Studio Medico Destefanis

Medicina di Gruppo

 

 
 

Certificati per assenza dal lavoro

Da Genova Medica (Organo Ufficiale dell'Ordine dei Medici della Provincia di Genova), n.4 Aprile 2007, pag. 17

Come compilare la certificazione di malattia


Nel luglio 2006, la Confindustria genovese aveva richiesto l'intervento dell'Ordine per sensibilizzare i medici in merito alla corretta compilazione della certificazione di malattia; a seguito di tale richiesta, è stato costituito un tavolo di lavoro che si è riunito più volte nella sede dell'Ordine.
Nel corso dei vari incontri, Confindustria ha tenuto a sottolineare come, per i primi tre giorni, l'indennità di malattia sia a carico del datare di lavoro, mentre per i giorni successivi l'onere ricada sull'Inps; acquisisce così particolare importanza il fatto che il medico segnali se un eventuale nuovo episodio di malattia occorso entro un mese dal precedente, sia da intendersi come "ricaduta" (interamente a carico dell'lnps) o come "nuovo episodio" (con i primi tre giorni a carico del datare di lavoro).

Riportiamo di seguito il documento prodotto dal tavolo di lavoro, al termine degli incontri.


Certificazioni di malattia Inps

 

Il medico è tenuto a rilasciare, su richiesta dell'interessato o del suo legale rappresentante, nei casi previsti dalla legge, i certificati relativi allo stato di salute del richiedente che costituisce un servizio di pubblica necessità. Il medico deve limitarsi ad attestare i dati obiettivi che abbia direttamente constatato in totale aderenza alla realtà. Ne consegue che il medico può solamente certificare ciò che ha potuto personalmente accertare. Il medico di medicina generale (Mmg) deve rilasciare certificati di malattia solamente per le malattie direttamente riscontrate.


Per quanto riguarda l'utilizzo della modulistica Inps, questa dovrebbe essere riservata per i lavoratori la cui gestione della indennità di malattia spetti all'Istituto, non per tutte le certificazioni di malattia. Importante è che il medico rediga nella maniera sostanzialmente e formalmente corretta la certificazione di malattia. redatta su modulistica Inps e/o su ricettario personale. Infatti la Circolare Inps n.99/96 del 13 maggio 1996 afferma che: "La certificazione sanitaria rilasciata anche su modulario non regolamentare da medici diversi da quelli di libera scelta. compresa quella emessa dagli Ospedali e dalle strutture di Pronto Soccorso all'atto della di missione, è da ritenersi valida ai fini dell'erogazione dell'indennità di malattia a condizione che contenga i requisiti sostanziali richiesti: intestazione, nominativo e indirizzo del lavoratore, diagnosi e prognosi di incapacità al lavoro, data e firma".
 

Pertanto, se il lavoratore si presenta al Mmg con un certificato redatto su ricettario personale da un altro medico consultato privatamente o un foglio di dimissioni dal Pronto Soccorso contenente una prognosi definitiva (non la dicitura prognosi consigliata) e richiede un certificato di malattia, il Mmg non deve far altro che suggerirgli di inviare l'originale all'Inps e una fotocopia dello stesso al datare di lavoro (quest'ultima, con schermatura della diagnosi).


Si riportano i criteri per la corretta compilazione del modulo Inps e/o certificazioni su carta intestata del medico.
 

Il modulo Inps deve essere compilato in duplice copia in tutte le parti riguardanti i dati anagrafici;

  • La prognosi clinica (comprendente anche le giornate di sabato e domenica ancorché non lavorate)

  • La diagnosi (nel solo foglio per l'Inps e non in quello per il datare di lavoro)

  • La dichiarazione del lavoratore di inizio malattia

  • La data di rilascio del certificato

  • Il timbro e la firma del medico

 

Nel certificato va specificato se si tratta di inizio, continuazione o ricaduta. Con ricaduta, si intende una riacutizzazione dell'evento che occorra entro un mese dal rientro al lavoro. La continuazione va sempre rilasciata alla scadenza del precedente certificato (qualora per qualche motivo il certificato di continuazione fosse rilasciato prima della scadenza del precedente certificato, la nuova prognosi decorre dalla data di rilascio del nuovo certificato). E' obbligatorio che il lavoratore compili la parte di sua competenza.
Nel caso il medico utilizzi la propria carta intestata (ricettario personale) in duplice copia, sulla stessa vanno riportate tutte le notizie suggerite per la compilazione del modulo Inps (vedi sopra), invitando il lavoratore ad indicare obbligatoriamente il proprio domicilio, anche se trattasi di indirizzo abituale.
 

Per la sua importanza giuridica, la certificazione va redatta sempre in presenza dell'ammalato e va posta attenzione all'esattezza della data che deve essere sempre quella in cui il certificato viene redatto. E' chiaro che il rispetto della veridicità dall'accertamento diagnostico-terapeutico vincola, non solo il medico, ma anche il paziente. Pertanto, entrambi devono essere consapevoli che un'attestazione mendace li può rendere correi dell'art. 479 del Codice Penale.

 

Nel caso in cui il lavoratore richieda il certificato nei giorni successivi all'inizio della malattia, il medico deve specificare con la dizione ( "il Paziente riferisce di essere ammalato dal. .... . Tale certificato deve essere sottoscritto anche dal lavoratore.

 

Caso particolare: il medico non deve redigere il certificato di malattia se questo è richiesto dal lavoratore che ha già ripreso il lavoro per una assenza avvenuta uno o più giorni precedenti. In questo caso, si deve utilizzare un ricettario personale e/o ricettario regionale (come se si trattasse di una ricetta) utilizzando la seguente formula:
"Il signor/ra dichiara di essere stato assente dal lavoro per malattia il giorno, oppure daL.... .al. ...., e di non aver consultato il medico. Attualmente ha ripreso il lavoro".
Trattandosi di dichiarazione resa dal lavoratore, è opportuno che ci sia la controfirma di quest'ultimo.
 

Ulteriori precisazioni:

1 - il certificato rilasciato dal Mmg deve attestare una prognosi clinica che equivale ad una inabilità assoluta al lavoro da parte del lavoratore.
2 - Qualora il lavoratore, al quale nei giorni precedenti era stato rilasciato un certificato con alcuni giorni di prognosi, intenda riprendere l'attività lavorativa prima dello scadere della prognosi, può farlo senza richiedere il certificato di guarigione e/o ripresa del lavoro.
3 - Nel caso in cui il lavoratore richieda, prima dello scadere della prognosi precedente un ulteriore certificato, il Mmg può redigerlo indicando sullo stesso la data del giorno della compilazione.
4 - Non spetta al Mmg dichiarare le assenze dal domicilio durante la malattia. Sarà cura del lavoratore informare il datore di lavoro e l'Ente di eventuali cambi, anche temporanei, di domicilio, al fine di permettere il possibile controllo domiciliare. Non esiste la possibilità di autorizzazione preventiva di assenze dal domicilio durante le fasce orarie di reperibilità: esiste solo la possibilità di giustificazione in caso di assenza.
 

Si ringraziano per la collaborazione alla stesura del testo i consiglieri L. Lusardi, A. Stimamiglio e l'avvocato A. Lanata.