Come
compilare la certificazione di malattia
Nel luglio 2006, la Confindustria genovese aveva richiesto
l'intervento dell'Ordine per sensibilizzare i medici in merito alla
corretta compilazione della certificazione di malattia; a seguito di
tale richiesta, è stato costituito un tavolo di lavoro che si è
riunito più volte nella sede dell'Ordine.
Nel corso dei vari incontri, Confindustria ha tenuto a sottolineare
come, per i primi tre giorni, l'indennità di malattia sia a carico
del datare di lavoro, mentre per i giorni successivi l'onere ricada
sull'Inps; acquisisce così particolare importanza il fatto che il
medico segnali se un eventuale nuovo episodio di malattia occorso
entro un mese dal precedente, sia da intendersi come "ricaduta"
(interamente a carico dell'lnps) o come "nuovo episodio" (con i
primi tre giorni a carico del datare di lavoro).
Riportiamo di seguito il documento prodotto dal tavolo di
lavoro, al termine degli incontri.
Certificazioni di malattia Inps
Il medico è tenuto a
rilasciare, su richiesta dell'interessato o del suo legale
rappresentante, nei casi previsti dalla legge, i certificati
relativi allo stato di salute del richiedente che costituisce un
servizio di pubblica necessità. Il medico deve limitarsi ad
attestare i dati obiettivi che abbia direttamente constatato in
totale aderenza alla realtà. Ne consegue che il medico può solamente
certificare ciò che ha potuto personalmente accertare. Il medico di
medicina generale (Mmg) deve rilasciare certificati di malattia
solamente per le malattie direttamente riscontrate.
Per quanto riguarda l'utilizzo della modulistica Inps,
questa dovrebbe essere riservata per i lavoratori la cui gestione
della indennità di malattia spetti all'Istituto, non per tutte le
certificazioni di malattia. Importante è che il medico rediga nella
maniera sostanzialmente e formalmente corretta la certificazione di
malattia. redatta su modulistica Inps e/o su ricettario personale.
Infatti la Circolare Inps n.99/96 del 13 maggio 1996 afferma che: "La
certificazione sanitaria rilasciata anche su modulario non
regolamentare da medici diversi da quelli di libera scelta. compresa
quella emessa dagli Ospedali e dalle strutture di Pronto Soccorso
all'atto della di missione, è da ritenersi valida ai fini
dell'erogazione dell'indennità di malattia a condizione che contenga
i requisiti sostanziali richiesti: intestazione, nominativo e
indirizzo del lavoratore, diagnosi e prognosi di incapacità al
lavoro, data e firma".
Pertanto, se il
lavoratore si presenta al Mmg con un certificato redatto su
ricettario personale da un altro medico consultato privatamente o un
foglio di dimissioni dal Pronto Soccorso contenente una prognosi
definitiva (non la dicitura prognosi consigliata) e richiede un
certificato di malattia, il Mmg non deve far altro che suggerirgli
di inviare l'originale all'Inps e una fotocopia dello stesso al
datare di lavoro (quest'ultima, con schermatura della diagnosi).
Si riportano i criteri per la corretta compilazione del modulo Inps
e/o certificazioni su carta intestata del medico.
Il modulo Inps
deve essere compilato in duplice copia in tutte le parti riguardanti
i dati anagrafici;
-
La prognosi clinica
(comprendente anche le giornate di sabato e domenica ancorché
non lavorate)
-
La diagnosi (nel solo
foglio per l'Inps e non in quello per il datare di lavoro)
-
La dichiarazione del
lavoratore di inizio malattia
-
La data di rilascio
del certificato
-
Il timbro e la firma
del medico
Nel certificato va
specificato se si tratta di inizio, continuazione o ricaduta. Con
ricaduta, si intende una riacutizzazione dell'evento che occorra
entro un mese dal rientro al lavoro. La continuazione va sempre
rilasciata alla scadenza del precedente certificato (qualora per
qualche motivo il certificato di continuazione fosse rilasciato
prima della scadenza del precedente certificato, la nuova prognosi
decorre dalla data di rilascio del nuovo certificato). E'
obbligatorio che il lavoratore compili la parte di sua competenza.
Nel caso il medico utilizzi la propria carta intestata (ricettario
personale) in duplice copia, sulla stessa vanno riportate tutte le
notizie suggerite per la compilazione del modulo Inps (vedi sopra),
invitando il lavoratore ad indicare obbligatoriamente il proprio
domicilio, anche se trattasi di indirizzo abituale.
Per la sua
importanza giuridica, la certificazione va redatta sempre in
presenza dell'ammalato e va posta attenzione all'esattezza della
data che deve essere sempre quella in cui il certificato viene
redatto. E' chiaro che il rispetto della veridicità
dall'accertamento diagnostico-terapeutico vincola, non solo il
medico, ma anche il paziente. Pertanto, entrambi devono essere
consapevoli che un'attestazione mendace li può rendere correi
dell'art. 479 del Codice Penale.
Nel caso in cui il
lavoratore richieda il certificato nei giorni successivi all'inizio
della malattia, il medico deve specificare con la dizione ( "il
Paziente riferisce di essere ammalato dal. .... . Tale certificato
deve essere sottoscritto anche dal lavoratore.
Caso particolare:
il medico non deve redigere il certificato di malattia se questo è
richiesto dal lavoratore che ha già ripreso il lavoro per una
assenza avvenuta uno o più giorni precedenti. In questo caso, si
deve utilizzare un ricettario personale e/o ricettario regionale
(come se si trattasse di una ricetta) utilizzando la seguente
formula:
"Il signor/ra dichiara di essere stato assente dal lavoro per
malattia il giorno, oppure daL.... .al. ...., e di non aver
consultato il medico. Attualmente ha ripreso il lavoro".
Trattandosi di dichiarazione resa dal lavoratore, è opportuno che ci
sia la controfirma di quest'ultimo.
Ulteriori
precisazioni:
1 - il certificato
rilasciato dal Mmg deve attestare una prognosi clinica che equivale
ad una inabilità assoluta al lavoro da parte del lavoratore.
2 - Qualora il lavoratore, al quale nei giorni precedenti era stato
rilasciato un certificato con alcuni giorni di prognosi, intenda
riprendere l'attività lavorativa prima dello scadere della prognosi,
può farlo senza richiedere il certificato di guarigione e/o ripresa
del lavoro.
3 - Nel caso in cui il lavoratore richieda, prima dello scadere
della prognosi precedente un ulteriore certificato, il Mmg può
redigerlo indicando sullo stesso la data del giorno della
compilazione.
4 - Non spetta al Mmg dichiarare le assenze dal domicilio durante la
malattia. Sarà cura del lavoratore informare il datore di lavoro e
l'Ente di eventuali cambi, anche temporanei, di domicilio, al fine
di permettere il possibile controllo domiciliare. Non esiste la
possibilità di autorizzazione preventiva di assenze dal domicilio
durante le fasce orarie di reperibilità: esiste solo la possibilità
di giustificazione in caso di assenza.
Si
ringraziano per la collaborazione alla stesura del testo i
consiglieri L. Lusardi, A. Stimamiglio e l'avvocato A. Lanata.
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