Studio Medico Destefanis

 
           
 
 

Ricettari del SSN: segnalazione dei NAS

Un corretto utilizzo e detenzione dei ricettari del SSN può evitare tanti problemi. Per questo riteniamo importante diffondere la lettera dei NAS, a firma del Cap. Alessio Bombara che ringraziamo pubblicamente per la collaborazione: "Recentemente questo Nucleo ha segnalato alle competenti Giudiziarie persone ree di falsità ideologica e materiale, truffa aggravata, esercizio abusivo della professione medica, reati commessi mediante l'abusivo utilizzo di ricette del SSN, illecitamente asportate a medici dipendenti pubblici, od anche, lasciate alla libera disponibilità di soggetti non abilitati. Premesso quanto sopra, si raccomanda codeste ASL e gli Ordini dei medici in indirizzo, di voler richiamare i sanitari alla corretta detenzione dei ricettari, di cui ogni medico è personalmente responsabile, sia professionalmente che ai fini contabili, in particolare, viene ribadito di non lasciare, neppure temporaneamente gli stessi incustoditi, al fine di evitare che soggetti terzi possano asportare qualche ricetta, ed altresì, che la sottoscrizione di ogni singola ricetta e/o prescrizione deve esser apposta dal medico detentore del ricettario, che curerà di evitare  di lasciare il proprio ricettario in studi ove operino altri professionisti non medici. La presente iniziativa rientra nel quadro delle attività di fattiva collaborazione instaurata con codesti enti, sicuri che, ogni iniziativa finalizzata ad una più puntuale sensibilizzazione del personale medico, possa evitare il ripetersi per il futuro di casi analoghi, che causano, tra la'altro, un ingiusto danno per lo Stato".

Giugno 2008 - Anno 16 n.6  pagina 8


 

Il nostro saluto ad un luminare della Pediatria

Il 23 Aprile, all'età di 83 anni, è scomparso il prof. Cesare Romano, pediatra. Cresciuto alla scuola genovese di Giovanni De Toni, nel 1963 descrive per primo la sindrome di Romano-Ward. Clinico attento e scrupoloso, si è interessato a tutti gli aspetti della pediatria, ma in modo particolare ai due campi di elevato interesse scientifico e medico sociale rappresentati dalla fibrosi cistica e dalle malattie metaboliche reditarie. Precursore nelle scelte della medicina già nel 1976 aveva attrezzato uno dei primi laboratori di ecocardiografia pediatrica in Italia, il primo in Liguria. Come direttore del Centro per le malattie endocrine e metaboliche della Clinica Pediatrica di Genova, è stato pioniere in Italia nel campo delle malattie metaboliche e dei programmi di screening neonatale e promotore della prima legge regionale in merito. E' stato ideatore e organizzatore delle Conferenze annuali sui programmi di screening in Italia fin dagli anni '80, esperienza che, dal 1995, ha continuato con la SISN, Società Italiana per gli Screening Neonatali, di cui è stato fondatore e primo presidente. Il vuoto che lascia in tutti, allievi, collaboratori e colleghi potrà essere colmato solo dal ricordo della sua gentilezza,
della sua signorilità e dei suoi insegnamenti.

Maggio 2008 - Anno 16 n.5  pagina 26


 

Giornata di prevenzione oncologica: all'ospedale P.A. Micone di Sestri Ponente

La lotta contro i tumori non consiste solo nelle cure, ma inizia da noi stessi e dai nostri comprtamenti e dalle nostre abitudini di vita.
La salute non è un diritto acquisito ma un dono del quale ognuno di noi è in parte responsabile. Modificare alcune abitudini di vita che ci espongono ad un maggior rischio verso alcune malattie, in particolare i tumori, e dedicare un po' del proprio tempo a semplici esami clinici può consentire di custodire e preservare più a lungo la propria salute. Prevenire significa anche adottare uno stile di vita più salutare che consente di ridurre il rischio di tumore: evitare il fumo, evitare l'obesità, fare attività fisica, mangiare frutta, verdura e pochi grassi, bere alcolici con moderazione, non esporsi troppo al sole e non trascurare la comparsa di nuovi sintomi consultando con sollecitudine il proprio medico. Prevenire significa partecipare ai programmi di screening e poter diagnosticare l'eventuale presenza di un tumore in una fase iniziale, asintomatica. E' sufficiente dedicare pochi minuti all'anno del proprio tempo per sottoporsi a quegli esami che consentono di fare una diagnosi precoce della malattia in chi purtroppo si è già ammalato di cancro senza essersene accorto. Fare una diagnosi precoce significa avere altissime (oltre al 90%) possibilità di guarigione. La prevenzione riduce la mortalità per tumore
del 10% all'anno. Sabato 29 Marzo l'Ospedale P. A. Micone di Sestri Ponente è rimasto aperto alla cittadinanza per tutto il giorno, dalle 10.00 alle 17.00, per la Giornata di prevenzione oncologica.
Nel momento in cui all'Ospedale P. A. Micone è stato attivato il nuovo Day Hospital Oncologico che costituisce un solido e dedicato riferimento per i pazienti oncologici del Ponente, abbiamo voluto svolgere anche un'opera di sensibilizzazione e di informazione per i cittadini del Ponente della nostra città per recuperare parte di coloro che non si sottopongono alla prevenzione e indirizzarli a partecipare a questi programmi in modo continuativo. Questa Giornata di prevenzione oncologica è stato il frutto di un lungo e paziente lavoro svolto in questi mesi dal dotto Luciano Canobbio, responsabile della nuova Struttura di oncologia e dalla dr.ssa Anna De Mite dirigente medico dell'Ospedale Sestrese che sono riusciti a coordinare la ASL 3 Genovese, la Lega italiana per la lotta contro i tumori, i due Municipi del Medio-Ponente e del Ponente e le due Associazioni dei medici di medicina generale di Sestri e Cornigliano e del Ponente. L'iniziativa è partita dagli studi dei medici di medicina generale del Ponente che nel mese precedente hanno svolto un'opera d'informazione oncologica verso i loro assistiti e li hanno invitati a sottoporsi alle visite ed esami di prevenzione. Per tutta la giornata medici specialisti, infermieri e tecnici della nostra ASL hanno tenuto aperti gli ambulatori della nuova piastra ambulatoriale dove i cittadini hanno potuto fare visite preventive per i tumori della mammella, dell'utero, del colon, della cute, della prostata e del polmone,
mammografie ed ecotomografie. E' stato allestito anche uno spazio curato dal personale della Lega Tumori che ha svolto una capillare opera di informazione sulle abitudini di vita correlate ad un maggior rischio di ammalarsi di tumore ed in particolare sui programmi di disassuefazione dal fumo di sigaretta e sulle abitudini alimentari. Oltre 300 persone hanno colto questa opportunità e si sono sottoposte alle visite preventive, in circa il 10% sono state evidenziate delle alterazioni sospette e sono stati programmati solleciti ulteriori accertamenti nelle strutture della ASL 3 Genovese. Per un giorno l'Ospedale è apparso trasformato, da luogo di cura e di sofferenza in luogo dedicato all'informazione sulla salute, al colloquio e alla prevenzione delle malattie.

Claudio Gustavino
Commissario Regionale LILT

Aprile 2008 - Anno 16 n.4  pagina 27

 

SICCR: Gian Andrea Binda è il nuovo presidente

 

Il Chirurgo genovese Gian Andrea Binda è il nuovo presidente della SICCR (Società Italiana di Chirurgia Colo-Rettale) per il 2007-2008. La nuova carica è stata formalizzata nel corso del 2° Congresso nazionale della Società che si è svolto a Verona lo scorso Ottobre. Binda, chirurgo degli Ospedali Galliera di genova, subentra a Donato F. Altomare. La SICCR, fondata nell'Ottobre del 2003 dopo un difficile distacco dalla Società Italiana unitaria di Colonproctologia, conta ormai più di 600 soci, una rivista ufficiale indexata, un sito web, una struttura dedicata all'assistenza e all'implementazione della produzione scientifica come lo "Science Center" e soprattutto 68 Unità di Colonproctologia (UCP), centri dedicati alla cura delle patologie colorettali, sparse su tutto il territorio nazionale. Ha inoltre un ruolo prestigioso nei confronti delle Società scientifiche internazionali con le quali è in continuo e proficuo confronto sui temi più controversi della specialità. Tra le priorità del suo mandato, spiega Binda: "il training educazionale di giovani chirurghi colorettali, la promozione della attività scientifica e di ricerca, l'aggiornamento dei medici di medicina generale e la collaborazione con i colleghi specialisti di altre discipline nell'ottica di approccio multidisciplinare ad alcune patologie oggi fondamentale nella ricerca dell'eccellenza".

 

Marina Fiorino - Segreteria Presidenza SICCR

Marzo 2008 - Anno 16 n.3 pagina 18

 

 

Turni di riposo: un diritto violato

Con la legge Finanziaria 2008, il Governo, eludendo alcune importanti garanzie riguardanti l'organizzazione del lavoro contenute nelle direttive europee, ha stabilito in uno degli innumerevoli com mi della legge che non è applicabile al personale del ruolo sanitario del Servizio sanitario nazionale, quella norma, valida nel resto del mondo sanitario europeo, che garantisce durante la giornata un periodo di riposo continuativo minimo di undici ore. Infatti, le direttive europee stabiliscono che "i lavoratori dispongano di periodi di riposo regolari, la cui durata è espressa in unità di tempo, e sufficientemente lunghi e continui per evitare che essi, a causa della stanchezza, della fatica o di altri fattori che perturbano l'organizzazione del lavoro, causino lesioni a sé stessi, ad altri lavoratori o a terzi o danneggino la loro salute, a breve o a lungo termine".
Nel 2003 l'Italia aveva provveduto al recepimento di tali direttive con un apposito decreto ma ora la Finanziaria, visto che il rispetto della legge avrebbe imposto nuove assunzioni, cioè una spesa per colmare gli organici carenti, cancella una giusta e doverosa disposizione che imponeva tempi di riposo nel rispetto non solo del lavoratore, ma anche a tutela del cittadino/ paziente.
E' evidente e provato da riscontri di casistiche e anche da recenti fatti occorsi come turnazioni gravose eccedenti i normali orari di lavoro, la soglia di attenzione cali e siano quindi più facili, non solo gli infortuni ma anche comportamenti imprudenti o negligenti che nel caso del personale sanitario si potrebbero riversare sul paziente.
Non è accettabile che ogni giorno i media denuncino casi di malasanità, legati in prevalenza al mancato rispetto di standard organizzativi e di sicurezza da parte delle aziende sanitarie, se poi con provvedimenti legislativi si accresce il rischio clinico e l'insicurezza negli ospedali. E' inutile prevedere unità di rischio clinico nei luoghi di lavoro se poi un medico è costretto a lavorare senza sosta. E' indubbio come tale scelta leda il diritto dei lavoratori della sanità alla tutela della propria integrità psico-fisica e quello dei cittadini alla qualità e alla sicurezza dell'assistenza e come ancora una volta questo Stato non abbia il coraggio di prendere delle decisioni importanti e drastiche. Tutti noi sappiamo che la spesa sanitaria è cresciuta a dismisura e diventa ogni giorno più difficile "assicurare tutto a tutti" ma non possiamo tollerare che i risparmi vengano come sempre fatti sulla "pelle" dei medici.
Concludo con una amara riflessione: uno dei proponenti della modifica del decreto è stato, purtroppo, un nostro collega!!

 

Enrico Bartolini


Febbraio 2008 - Anno 16 n.2  pag. 4 Editoriale

 


 

"Medici in Africa": scopi dell'associazione

Negli ultimi anni l'opera volontaristica dei medici e di tutti gli altri operatori sanitari è andata sensibilmente aumentando, sostenendo progetti spontanei ed autonomi o partecipando a progetti istituzionali della Cooperazione Internazionale o delle diverse ONG. A questa spinta altruistica, però, non sempre fa riscontro un'adeguata preparazione su cosa significhi realmente operare in questi Paesi. Per affrontare queste problematiche il Dipartimento di discipline chirurgiche, morfologiche e metodologie integrate (Di.CMI) dell'Università degli Studi di Genova (dir. prof. E. Berti Riboli) promuove, già da alcuni anni, il corso di aggiornamento "Medici in Africa" (dal 12 al 15 marzo 2008 si svolgerà la sesta edizione) il cui corpo docente è composto da esperti che hanno svolto, per lunghi periodi di tempo, la loro attività sanitaria in Africa, Asia e America Latina. Inoltre, nel maggio di quest'anno, si è costituita l' "Associazione Medici in Africa"- Onlus che vede tra i propri iscritti non solo il "nucleo originario Medici in Africa" ma anche quei medici che hanno già avuto esperienze di volontariato od intendono averne. Scopo dell'Associazione è quello di favorire il volontariato medico e sanitario italiano aderente all'Associazione presso i paesi emergenti; realizzare corsi specifici di formazione di base; realizzare in loco corsi specifici di formazione per il personale locale; interfacciarsi con la cittadinanza per il corretto utilizzo degli aiuti devoluti alle strutture sanitarie africane o per specifici aiuti; informare la cittadinanza sulle attività dell'Associazione e sulle reali situazioni socio-sanitarie dei Paesi nei quali si opera. Per diventare soci dell'Associazione o avere ulteriori informazioni:
Medici in Africa - onlus - tel. 010 3537255 (Sig.ra Dall'Asen); e-mail: marina.dallasen@unige.it Domenico Dato
 

Gennaio 2008 - Anno 16 n.1  pag. 27


 

 

Anno 2007

 

Contro la campagna denigratoria sulle Vaccinazioni

 

Da tempo si assiste ad una campagna denigratoria e talvolta colpevolizzante nei confronti dei vaccini e dei loro benefici per la salute pubblica. La Fromceol e le società e associazioni di professionisti medici ritengono che non si possa più stare in silenzio ed accettare, talvolta nella indifferenza del mondo scientifico ed istituzionale, tutte le notizie distorte che vengono date su questo argomento.
La recente trasmissione TV "Striscia la notizia" andata in onda Martedì 20 Novembre ne è solo l'ultimo esempio (i video della trasmissione ed altro "materiale" relativo agli anti-vaccinatori sono visibili all'indirizzo internet: http://www.apelpediatri.it/antivaccini.htm).Noi medici insieme alle Amministrazioni statali e regionali abbiamo l'obbligo ed il dovere della corretta applicazione delle raccomandazioni della buona pratica vaccinale. Tali raccomandazioni rispondono a precise indicazioni della medicina basata sull'evidenza. Questo impegno comporta l'impiego di risorse finanziare e umane che coinvolgono nella loro attuazione varie professionalità, tutte miranti alla tutela della salute sia dei minori che degli adulti. Tale attività, sempre maggiore e ancor più significativa in prossimità dell'auspicata sospensione del cosiddetto "obbligo vaccinale", è oggi seriamente messa in pericolo dalla diffusione, presso la popolazione, di informazioni che possono seriamente minare l'efficacia della prevenzione di malattie evitabili. Spesso ciò avviene da parte di associazioni laiche che si avvalgono di "consulenti" di parte e sempre con l'assenza di un contraddittorio scientifico. Per questo chiediamo di supportare gli sforzi formativi e informativi delle Società scientifiche e, in particolare, riteniamo essenziali i seguenti punti:
1. valutare gli aspetti deontologici dei messaggi forniti dai medici consulenti;
2. ad ogni intervento di dette associazioni presso i mass media, attivare una pronta e decisa risposta istituzionale attraverso gli stessi canali usati, con la finalità di diffondere una corretta informazione;
3. invitare le Amministrazioni pubbliche nazionali e locali a non dare alcun appoggio (patrocini, sedi congressuali o altro di propria pertinenza) a dette associazioni.
 

Alberto Ferrando
 

Dicembre  2007 - Anno 15 n.12  pag. 6
 

Prevenzione del tumore del seno: MMG e Specialisti insieme

Genova è stata la sede di un evento che voglio definire straordinario. Sabato 13 Ottobre possiamo dire che per una volta la Sanità si è aperta direttamente ai bisogni dei cittadini, con un rapporto diretto verso la gente, prescindendo dai vincoli posti dalle normative e dalle procedure. Un folto gruppo di medici genovesi ha realizzato su base spontanea, volontaristica e gratuita una iniziativa che ha fornito una grande dimostrazione di come la nostra categoria, spesso criticata, quando è chiamata, dimostra sempre una grande disponibilità verso i propri pazienti ed il piacere a svolgere il proprio lavoro in modo disinteressato. Questa iniziativa ha inoltre realizzato uno splendido esempio di integrazione tra medici dell'ospedale e del territorio, di continuità assistenziale tra lo specialista e il MMG e di abbattimento delle liste di attesa. Nel mese dedicato alla prevenzione dei tumori femminili, la Lega Italiana per la Lotta Contro i Tumori in collaborazione con la ASL 3 Genovese e l'Ospedale Villa Scassi ha organizzato una giornata dedicata alla prevenzione del tumore della mammella. Grazie alla spontanea adesione di numerosi medici di medicina generale del Ponente e del Ponente-Nord della nostra città e di specialisti della ASL 3 Genovese e dell'ospedale Villa Scassi, Sabato 13 Ottobre sono rimasti aperti per tutta la giornata, dalla ore 10 alle ore 17, venti studi medici di medicina generale. Circa la metà della popolazione femminile genovese ha avuto la possibilità di disporre in ogni delegazione, da Cogoleto ad Arenzano, Voltri, Prà, Pegli, Sestri, Cornigliano, Sampierdarena, Certosa, Rivarolo, Bolzaneto, Ponte X, Campomorone, S. Olcese, Isola del Cantone, di uno o due studi medici dove poter fare visite senologiche gratuite e dove poter accedere direttamente senza la necessità di dover fare alcuna prenotazione. Negli studi hanno lavorato insieme per tutta la giornata i MMG insieme agli Specialisti (oncologi, radiologi e chirurghi) delle due Aziende ospedaliere ASL 3 e Villa Scassi, realizzando una splendida integrazione tra le due figure professionali. Inoltre i casi dubbi sono stati avviati direttamente ad un sollecito percorso diagnostico ed eventualmente terapeutico concordato con i radiologi di Voltri, Fiumara, Villa Scassi e Gallino indipendentemente dalle famigerate liste di attesa. Chi con me ha organizzato questo evento vuole porgere un caloroso ringraziamento a tutti i colleghi che hanno partecipato e che hanno consentito lo svolgimento di questa manifestazione, anche se, ne sono certo, la gratificazione personale che ognuno di noi ha dentro di se quando fa una cosa bella, vale più di qualunque  riconoscimento.
 

Dobbiamo fare tesoro di questa esperienza, non disperdere il gruppo ed essere pronti a  riproporci.

Claudio Gustavino

Novembre 2007 - Anno 15 n.11  pag. 22

 

Il Giuramento dei giovani laureati

 

Martedì 18 settembre, si è tenuta all'Ordine la cerimonia del giuramento professionale dei medici neolaureati che, accompagnati da amici e parenti, hanno affollato la sala convegni in un quadro di allegria ed emozioni.
All'apertura della cerimonia la dr.ssa Liliane Chudjio Kouatang ha letto il Giuramento professionale, solenne impegno etico deontologico e i giovani colleghi hanno pronunciato la formula del giuramento. Il presidente Enrico Bartolini, il vice presidente Alberto Ferrando, il presidente della Commissione albo odontoiatri Elio Annibaldi e il segretario Giovanni Regesta hanno consegnato ai giovani colleghi il tesserino dell'Ordine e una cartella contenente il nuovo Codice di deontologia medica ed alcune note informative utili per lo svolgimento della professione.
I rappresentanti istituzionali dell'Ordine si sono complimentati con i neolaureati per il traguardo raggiunto e il presidente li ha invitati ad ispirare la loro condotta ai principi immutabili della diligenza professionale, della correttezza e del rispetto nei rapporti con i colleghi e con i cittadini. Principi che il nostro Ordine - ha sottolineato il presidente - ha il diritto-dovere di difendere, attraverso il Codice Deantologico, nell'interesse dei cittadini e degli stessi medici.
E' evidente - ha continuato il Presidente - che il giuramento di Ippocrate è un atto simbolico, ma riveste un significato profondo perché è comunque fonte di ispirazione del Codice Deontologico. La professione medica è una professione difficile e delicata ma ricca di fascino e di soddisfazioni, se svolta con passione e rispetto per il paziente. L'etica, la lealtà, la solidarietà tra colleghi, il rapporto umano medico-paziente, devono essere l'obbiettivo che dovrà essere sempre tenuto in considerazione nell'arco della vita professionale.
 

A tutti il benvenuto e gli auguri di una brillante carriera da parte del Consiglio dell'Ordine di Genova!

 

Ottobre 2007 - Anno 15 n.10  copertina

 

Consegna delle Targhe Ricordo

"Questa cerimonia rappresenta il terzo importante traguardo per un medico. Il primo è senz'altro il momento dell'iscrizione all'Università, il secondo è il giorno della laurea ed il terzo è quello, appunto, dei cinquant'anni dal titolo, perché rappresenta il coronamento della professione". Queste le parole del Presidente Bartolini ad apertura della cerimonia di consegna delle targhe ricordo per i medici che hanno festeggiato i 50 anni di laurea, tenutasi a Villa Spinola, Giovedì 14 Giugno. E' stato un momento toccante che ha permesso a molti medici di ritrovarsi anche con i propri familiari e di ricordare quel lontano 1957 con gioia e forse anche un po' di nostalgia. I premiati "sono colleghi fortunati, perché hanno assistito, ed hanno partecipato, ai grandi cambiamenti ed alle grandi scoperte della medicina soprattutto nel settore oncologico, chirurgico, e diagnostico. Credo che i giovani - ha continuato il Presidente - debbano ammirarli ed augurarsi di avere la loro stessa fortuna professionale. Come segno di riconoscimento da parte dell'Ordine per aver raggiunto un traguardo così importante e significativo sono state consegnate ai festeggiati le targhe ricordo accompagnate, per le donne medico, da una rosa rossa.

Luglio/Agosto 2007 - Anno 15 n.7-8  pag. 1

 

E' nata l'associazione onlus "Medici in Africa"

Il 10 giugno, nella sede dell'Ordine si è tenuta una Conferenza stampa di presentazione della neocostituita associazione Onlus "Medici in Africa". Hanno presenziato all'incontro: praf. G. Bignardi, dr. Bartolini, dr. A. Lugli, praf. E. Berti Riboli ed i membri del Consiglio direttivo dell'associazione: dr. S. Adamoli, dr. G.Armato, dr. M. Beatini, sig.ra M.L. Boggio, sig.ra F. Brignola, dr. D. Dato, praf. L. De Salvo, prof. A. Hesse e praf. A.Terrizzi. Quest'iniziativa ha origine dall'impegno pluriennale del Dipartimento di discipline chirurgiche, morfologiche e metodologie integrate (Dicmi), diretto dal prof. Berti Riboli, nella cooperazione con i Paesi emergenti attraverso interventi clinico-assistenziali nei suddetti Paesi. Il Dicmi ha realizzato numerosi corsi di aggiornamento ("Medici in Africa" giunto alla sua quinta edizione) ed il corso di perfezionamento Interfacoltà sulla "Cooperazione medico sanitaria, economica, sociale ed ambientale con i Paesi in via di sviluppo" ed ha radunato un corpo docente composto da circa una trentina di esperti che hanno svolto, per lunghi periodi di tempo, la loro attività sanitaria in questi Paesi (Africa, Asia, America Latina).
L'attenzione per le attività sanitarie svolte da questo "gruppo" di medici volontari ed alcuni interventi televisivi da parte degli stessi ha suscitato un vivace interesse anche da parte di cittadini che in qualche modo intendevano partecipare alle attività del gruppo. L'"Associazione Medici in Africa Onlus" ha mantenuto nei propri scopi statutari sia la formazione dei futuri volontari, dei cooperandi e del personale locale che verrà messo in condizioni di autonomia, sia di proseguire l'intervento sanitario diretto assistenziale nei diversi Paesi emergenti africani quali il Madagascar, il Kenya, il Ghana, le Isole di Capo Verde, il Mali, il Togo, il Mozambico per quanto riguarda l'Africa, il Tibet per l'Asia e il Guatemala per l'America centro-meridionale.
 

Per maggiori informazioni: tel. 0103537255 E-mail: antonio.terrizzi@unige.it

 

Giugno 2007 - Anno 15 n.6  pag. 15

 

Disagio del Medico: i dati del questionario

Nell'ottobre scorso su "Genova Medica" è stato pubblicato un questionario elaborato dalla Commissione dell'Ordine "Ospedale territorio" che mirava ad evidenziare e, per quanto possibile, ad analizzare, l'incidenza di "stress lavorativo e disagio professionale" nella nostra professione.
Questa iniziativa trovava una sua motivazione anche nella sensazione di crescente malessere professionale che sistematicamente si era manifestato in ogni occasione di contatto con le realtà territoriali ed ospedaliere. Al questionario hanno risposto purtroppo solo poche centinaia di colleghi volenterosi.
Da queste risposte sono stati comunque elaborati dei dati, anche se ad essi chiaramente non può essere attribuita una valenza statistica, poichè i colleghi che hanno compilato il questionario sono numericamente insufficienti per essere considerati un campione rappresentativo degli iscritti al nostro Ordine. Ciò ci rammarica anche perchè le lagnanze quotidiane sono tante...
Non si può escludere (ma dubitiamo che ciò sia probabile) che la mancata compilazione del questionario, trovi una o più d'una delle seguenti motivazioni: i medici stanno bene, sono soddisfatti e non chiedono altro che proseguire in questo modo. In ogni caso non si può però trascurare quanto invece risulta da ciò che ci comunicano quei colleghi che hanno prontamente risposto al questionario e ai quali comunque diciamo: non siete soli e sappiamo che il vostro disagio probabilmente è condiviso da molti altri.

 

Ci pare opportuno qui riportare quanto affermato in un articolo "Ordini, allarme burn out" pubblicato sul "Corriere Medico" del 19 aprile 2007: "... un professionista che non lavora più serenamente, rende meno al sistema, tutela meno la salute e ricorre alla medicina difensiva. E' un'insicurezza che nasce dalla burocrazia, dalla rinuncia facile, da un cittadino disinformato, da un apparato politico che non fa nulla per premiare la qualità...il Ssn deve avere il coraggio di dire chiaramente quali sono le sue disponibilità economiche e quali sono i limiti del suo intervento e non addossare al medico questa responsabilità che assolutamente non gli compete".
 

Ma passiamo ora ad evidenziare la sostanza dei dati a noi pervenuti:

 

  • i medici che hanno risposto al questionario hanno una età compresa tra 36 e 65 anni con 10/30 anni di laurea. Possiedono una o più specializzazioni l'80% dei medici convenzionati, il 60% dei medici dipendenti ed il 40% dei liberi professionisti;

  • tra i medici dipendenti il 27% svolge un'altra attività che scende al 20% per i medici convenzionati;

  • hanno scelto la branca in cui operano per passione il 72% dei medici dipendenti, il 58% dei liberi professionisti e il 52% dei medici convenzionati, mentre per familiarità il 24% dei liberi professionisti (soprattutto femmine);

  • la professione viene giudicata utile, affascinante, creativa ma anche molto rischiosa e frustrante (soprattutto per i convenzionati)

  • tra le principali cause da stress lavorativo si evidenzia eccessivo carico burocratico e di lavoro con una retribuzione non adeguata.
    Oltre il 30% lamenta rapporti insoddisfacenti tra colleghi e nella libera professione si evidenzia una prevalenza degli aspetti economici su quelli professionali. Nella professione dipendente viene segnalata l'ingerenza della gestione amministrativa/politica dell'Azienda e scarsa valorizzazione professionale;

  • i disagi si riflettono soprattutto nell'irritabilità, mancanza di entusiasmo, atteggiamento critico verso i colleghi. I medici convenzionati lamentato inoltre scarso rispetto del ruolo da parte del paziente e mancanza di autorevolezza. Depressione e cinismo rappresentano una percentuale quasi irrilevante (inferiore al 5%). Il dato che dovrebbe fare riflettere è rappresentato dal 5%, tra i medici dipendenti e convenzionati, che dichiarano un abuso alcolico ma non altre droghe;

  • 1'80% della popolazione medica ritiene la propria qualità di vita inficiata in modo significativo dalla propria professione. Risulta completamente insoddisfatto il 20% dei medici dipendenti e convenzionati. Si dichiarano totalmente soddisfatti circa il 30% tra i medici dipendenti, il 15% dei medici convenzionati ed il 3% dei liberi professionisti;

  • ripercorrerebbero il percorso fatto il 50% dei medici dipendenti e liberi professionisti e il 38% dei medici convenzionati.

  • farebbero un'altra scelta nell'ambito della professione il 25% dei medici dipendenti, il 15% dei liberi professionisti e il 10% dei medici convenzionati;

  • Non rifarebbero più il medico il 18% dei medici dipendenti e il 12% dei medici convenzionati e liberi professionisti.

 

Le differenze tra maschi e femmine non sono significative salvo una maggior insoddisfazione, irritabilità e scarso entusiasmo anche se giudicano la scelta utile, affascinante e creativa da parte delle femmine. L'unico veramente soddisfatto è un collega omeopata!!
Su "Genova Medica" del prossimo numero pubblicheremo poi tutti i commenti aggiunti a mano sul questionario e le sorprese non mancheranno! Ancora un grazie ai colleghi che hanno risposto.
 

Luigi Carlo Bottaro - Luciano Lusardi

Maggio 2007 - Anno 15 n.5  pag. 6

 

Sosta vietata: sentenza del Giudice di Pace

Un dipendente di AMI S.p.A. redigeva a carico del medico un accertamento di infrazione per aver parcheggiato la propria autovettura in area di sosta a pagamento senza azionamento del parchimetro. Vistosi notificare la contravvenzione dopo quasi cinque mesi, il sanitario proponeva ricorso al Prefetto, affermando che nell'occasione egli, pediatra di libera scelta operante in convenzione con il Ssn, era impegnato in una visita domiciliare presso un paziente. Il pediatra precisava, altresì, di aver esposto in maniera ben visibile contrassegno e disco orario. Nelle more del ricorso, la Prefettura di Genova richiedeva al sanitario una dichiarazione del genitore del paziente, corredata di fotocopia del documento di identità dello stesso, attestante l'urgenza e l'ora dell'intervento. In risposta, il medico stigmatizzava il fatto che a distanza di nove mesi non era per lui possibile ricordare a quale dei suoi pazienti avesse fatto visita quel giorno. Concludendo che non tutti i genitori dei pazienti sarebbero stati disponibili a redigere la dichiarazione richiesta. La Prefettura, ciononostante, ha emesso nei confronti del medico un'ordinanza ingiuntiva del pagamento della sanzione. In questo contesto, è stato presentato un ricorso al Giudice di Pace di Genova, ove in prima battuta si richiamava l'ordine di servizio del 05/06/1996 a firma del Comandante del Corpo della Polizia Municipale di Genova, ad oggi non abrogato, nè modificato. In tale documento viene espressamente affermato che l'agente. in presenza del contrassegno specifico recante i dati identificativi del medico, nonchè la dicitura "medico nell'esercizio dell'attività libero professionale", deve astenersi dal porre il preavviso di infrazione, in quanto causa di giustificazione legittima. Soltanto laddove intervenga un accertamento, il medico dovrà indicare luoghi delle visite urgenti e nominativi delle persone visitate, senza entrare nel merito della patologia. Nei motivi di ricorso si sottolineava che la Prefettura aveva richiesto al curante informazioni diverse da quelle di cui sopra, implicando specifiche dichiarazioni e documenti da parte del genitore del paziente. Ancora, veniva ribadito che la stigmatizzata richiesta della Prefettura era intervenuta a tale distanza di tempo da impedire oggettivamente al sanitario di fornire una dettagliata informativa. In ultimo, si rammentava che il medico, vuoi per le disposizioni in materia di dati personali, vuoi per le disposizioni del vigente codice deontologico, non potrebbe neppure utilizzare i dati dei propri pazienti per fini diversi da quelli legati all'attività medica.


Il Giudice. recependo integralmente le argomentazioni difensive. ha accolto il ricorso.
Avv. Alessandro Lanata

Aprile 2007 - Anno 15 n.4  pag. 4

 

Continuità assistenziale: firmato l'accordo integrativo regionale

Con l'accordo integrativo regionale la Regione Liguria e le Organizzazioni Sindacali si propongono di:

  • promuovere una complessiva riqualificazione del servizio di Continuità Assistenziale attraverso un maggiore coordinamento con i Medici di Medicina Generale e le altre figure professionali che, come gli specialisti ambulatoriali e i Pls, operano nell'ambito dell'assistenza territoriale

  • attivare specifiche iniziative di formazione, vista la peculiarità e la delicatezza del servizio, che richiede un'adeguata preparazione professionale, tenuto conto del contesto sociale, ambientale e di sicurezza nel quale i medici si trovano ad operare

  • la stabilizzazione del personale per preseguire migliori standard qualitativi ed organizzativi.

Marzo 2007 - Anno 15 n.3  pag. 8

 

E' Nicola Scopinaro l' "Honorary Membership" di quest'anno

Il Prof. Nicola Scopinaro sarà insignito quest'anno del titolo di "Honorary membership" dell'America n College of Surgeons.
L'importante conferimento avvrrà nel corso della cerimonia di accettazione di nuovi soci (Convention ceremony) nel congresso clinico del college, a New Orleans, il 7 ottobre 2007. La motivazione del conferimento parla di: "omaggio reso alle sue eccezionali conquiste nel campo della chirurgia e ai chirurghi del suo paese". Si tratta in effetti di un riconoscimento che onora tutto il mondo chirurgico italiano e in particolare i collaboratori del prof. Scopinaro e tutti i colleghi genovesi. La figura dell'Honorary Fellow dell'American College of Surgeons fu creata nel 1913 come massimo riconoscimento dell'ACS nei confronti di individui che possiedano una reputazione internazionale nel campo della chirurgia o della medicina. Il numero degli Honorary Fellows viventi fu fissato a un massimo di 100 in tutto il mondo e tale è rimasto sino ad oggi, benché il numero totale dei Fellows dell'ACS siano più di 70.000, facendone la più grande società medico-chirurgica del mondo. Ne pubblichiamo con piacere la notizia.

E. Bartolini

Febbraio 2007 - Anno 15 n.2  pag. 22

 

A proposito di ossigenoterapia

La difficoltà respiratoria (dispnea) che si manifesta come "fame d'aria" è uno dei sintomi più freqùenti nelle situazioni di malattie verso il termine della vita. E' un sintomo che crea sofferenza e angoscia non solo per il malato che lo patisce, ma anche per chi lo assiste e gli è affettivamente vicino. L'ossigenoterapia è uno dei mezzi più utili per alleviarlo e come tale è considerato un farmaco salvavita, quindi erogato gratuitamente dal Ssn. Può essere prescritto in contenitori ove è conservato allo stato gassoso (bombole da 3000 sino a 9000 litri) o in contenitori ove è allo stato liquido (bombole da 26.000 litri). Il malato lo riceve sempre allo stato gassoso. I contenitori con ossigeno liquido hanno ovviamente durate nettamente superiori. L'ossigeno terapeutico può essere prescritto solo dal medico con due diverse procedure per i due diversi stati, gassoso o liquido. Per averlo gratuitamente la prescrizione deve essere fatta sempre sul ricettario regionale (RR) in dotazione ai medici di famiglia, ai medici ospedalieri e medici di strutture convenzionate con il Ssn nella quantità stabilita dal medico in relazione alle necessità del malato. Per l'ossigeno liquido la procedura è più complessa ed è riservata ai medici specialisti in malattie respiratorie strutturati nel Ssn. E' una prescrizione generalmente indicata per le insufficienze respiratorie croniche, in particolare la BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva), per le quali il malato può avere bisogno dell'ossigeno per anni con una dipendenza sino a 24 ore su 24. In ogni caso le bombole di ossigeno sono consegnate a domicilio dal personale di ditte specializzate in gas medicali. Per l'ossigeno gassoso, generalmente utilizzato dai malati con difficoltà respiratoria verso il termine della vita, la prescrizione del medico sul RR è consegnata ai familiari al momento della visita. Un familiare la presenta a una farmacia cittadina e il farmacista provvederà a interpellare una ditta fornitrice di gas medicali per la consegna a domicilio delle bombole. Prima della consegna il personale della ditta deve passare nella farmacia ove è stata lasciata la ricetta del medico per la sua verifica e il suo ritiro. La prassi non è dunque semplicissima e ha quindi punti critici. Il contesto è molto spesso una situazione di emergenza, con un malato in grave difficoltà respiratoria, in affanno, con familiari in preda all'ansia. Se si aggiunge che il momento può cadere in un'ora notturna o in un giorno festivo, le difficoltà per ottenere l'ossigeno si moltiplicano. Il medico si trova di fronte alla necessità di aiutare il più tempestivamente possibile il malato in difficoltà e alla contrastante necessità di rispettare determinate procedure burocratiche. La scelta della prima necessità è deontologicamente il suo primo dovere. Se per questa scelta salta un passaggio della prassi ordinaria non può essere condannato, almeno moralmente, per l'omissione. E' pur vero che le farmacie sono tenute ad avere bombole di ossigeno gassoso di più piccole dimensioni, da 1200 lt, più facilmente trasportabili anche dal familiare del malato che si reca in farmacia. Ma la loro autonomia è molto limitata. Con una erogazione minima di 2 lt al minuto non andrebbero oltre le 10 ore, senza considerare che in pratica il contenuto delle bombole non è generalmente al massimo del riempimento per una naturale lenta perdita nel tempo anche se chiuse. Oggi alcuni medici che operano nell'assistenza domiciliare per malati terminali sono stati messi sotto accusa sostanzialmente per aver posto l'interesse del malato dinanzi alla puntuale regolarità delle procedure burocratiche. La stampa ne ha dato ampio risalto con l'effetto di produrre tra i medici una sorta di psicosi che li frena quando devono préscrivere l'ossigeno per i loro malati. Sicuramente oggi tanti malati non potranno più avere quel poco o tanto sollievo alla loro fatica respiratoria che l'ossigeno potrebbe dar loro nell'ultimo periodo di vita. Si parla sempre più di terapia del dolore, di cure di fine vita, di accompagnamento del morente. Si combatte giustamente l'eutanasia sostenendo che la via maestra per evitarne la richiesta è la solidarietà, la condivisione e la presenza amica vicina alle persone che vivono in condizioni estremamente dolorose, ma la presenza non può essere di sole parole, se pur tanto importanti, ma anche di fatti concreti, di disponibilità a fare cose che fanno capire quanto si prenda a cuore il problema del malato e dei suoi familiari. Accompagnare il morente non è facile poiché chi lo fa deve essere sempre pronto, disponibile, aver forte tensione morale, saper mobilitare le proprie risorse interiori. Oltre a questi non facili impegni il medico lavora anche in un terreno minato che è frutto di una certa nostra cultura: contro la morfina che accorcia la vita, oggi anche contro l'ossigeno, un consumo considerato eccessivo per chi muore.


Franco Henriquet
 

Gennaio 2007 - Anno 15 n.1  pag. 15

 

Anno 2006

 

Il volontariato genovese all'estero

Genova è sempre stata una città riservata, ma le iniziative solidali sono molteplici e spesso poco conosciute; poco note sono le iniziative di solidarietà mediche presso le popolazioni del terzo mondo. Giovedì 25 gennaio 2007 alle ore 15 all'lpercoop di San Biagio in Valpolcevera si terrà una conferenza aperta al pubblico dal titolo: "Guatemala e Capoverde: l'impegno genovese del volontariato in due ospedali", in cui verranno presentati l'ospedale "Centro de Ayuda Sanitaria Rekko 7" situato a San Pedro Yepocapa in Guatemala, voluto e costruito da Giancarlo Noris, giornalista genovese di Recco, che ormai vive nell'Ospedale, e il "Centro Socio Sanitario Sao Francisco " situato nell'isola di Fogo, arcipelago di Capo Verde. Entrambi gli ospedali sono principalmente chirurgici, sorti in una realtà completamente priva di strutture chirurgiche ed entrambi si sono giovati negli ultimi anni della professionalità di molti chirurghi genovesi, giovani e meno giovani, professionisti affermati, primari ospedalieri, docenti e professori universitari che hanno messo a disposizione la propria professionalità e il proprio tempo libero (rinunciando alle ferie) per fare vivere questi ospedali. L'ospedale Sao Francisco è supportato, per la turnazione chirurgica, dall'Università di Genova e quello di Yepocapa da un gruppo di medici di Ravenna. Alcuni filmati ed un'esposizione fotografica saranno presentati alla conferenza. Per informazioni on-line digitare le parole di ricerca: "ospedale Sao Francisco Fogo", "Amici di Rekko 7", "Yepocapa", "Capo Verde", "Missioni Cappuccini e simili".


Domenico Dato

Dicembre 2006 - Anno 14 n.12  pag. 18

 

Non è sanzionabile il medico che prescriva oltre la media

Spetta all'ASL l'onere della prova certa di inappropriatezza delle prescrizioni

L'argomento è molto attuale: l'emendamento all'art 88 della legge finanziaria 2007, proposto dai componenti del gruppo di Alleanza Nazionale che fanno parte della XII commissione permanente (Affari sociali) della Camera dei deputati, ripropone l'uso dello sforamento dei tetti di spesa quale parametro per avvare procedure di controllo per l'appropriatezza prescrittiva. Il testo dell'emendamento recita: "le Regioni sono tenute ad istituire procedure di controllo sull'appropriatezza dell'assistenza specialistica e farmaceutica, basate sulla verifica sistematica delle prescrizioni eccedenti appositi tetti di spesa, determinati per ciascun medico di medicina generale, in corrispondenza del numero dei propri assistiti, distinti per fasce di età e di bisogno assistenziale. I tetti di spesa devono essere fissati in modo da conseguire una complessiva riduzione della spesa sanitaria per l'assistenza specialistica e farmaceutica, a livello regionale, non inferiore al 10 per cento. "Bisogna peraltro precisare che sia la dottrina che la giurisprudenza non concordano nel ritenere l'iperprescrizione un indicatore di inappropriatezza. Il giudice del Lavoro del Tribunale di Pordenone con sentenza n. 99 delll maggio 2006 (depositata in Cancelleria il 25.5.2006) ha condannato l'Asl n. 6 Friuli Occidentale a restituire gli importi trattenuti ad un medico di medicina generale a titolo di rimborso coattivo per prescrizioni di farmaci ritenute improprie e superiori alla media di prescrizione dei medici dello stesso distretto sanitario. Il giudice ha poi ritenuto corrette le prescrizioni sulla base dell'esame delle stesse effettuato dal perito d'ufficio e ha rilevato che l'Asl non ha prodotto alcuna prova concreta attestante l'inappropriatezza delle stesse e il presunto danno erariale motivante la sanzione economica inflitta dall'Asl al medico ricorrente. Va rilevato che la prescrizione inappropriata, in quanto violazione di legge (n. 425/1996), costituisce responsabilità extra-contrattuale per cui, ai sensi dell'art. 2697 CC, spetta all'Asl l'onere della prova certa di inappropriatezza delle prescrizioni, non al medico che ai sensi dell'art. 27 dell'ACN 2005 ha la facoltà e non l'obbligo di presentare controdeduzione alla contestazione d'addebito.
La sentenza 99\2006 del Giudice del Lavoro di Pordenone smentisce il teorema che la prescrizione di farmaci al di sopra della media di prescrizione degli altri medici sia di per sé un indicatore di inappropriatezza e quindi di un danno erariale. Questo teorema è nato da un'interpretazione distorta della sentenza n 275 del 28.6.2004 della Corte dei Conti dell'Umbria che in realtà è entrata nel merito delle singole prescrizioni e non ha affatto giudicato l'astratto scosta mento dalle medie di prescrizione dei medici come unica prova certa di inappropriatezza Infatti, la letteratura scientifica ha ampliamente dimostrato che molte malattie comuni sono sottodiagnosticate e sottotrattate con la conseguenza che il medico che prescrive di più potrebbe anche essere semplicemente più interventista o più impegnato a curare rispetto alla media dei suoi colleghi (Il Sole 240re Sanità n. 9/2005); quindi il controllo sulle prescrizioni non sembra migliorare la salute degli utenti, né ridurre il costo dei ricoveri ospedalieri (BMJ 2005, 330:293).
Nella sentenza del giudice di Pordenone non è stata neppure sollevata la questione preliminare dell'incompetenza del Direttore Generale dell'Asl ad emettere provvedimenti di recupero coattivo dei crediti (trattenute dirette dai compensi del medico convenzionato), sebbene la sentenza n.5101 del 17 settembre 2003 del Tar Toscana sezione II abbia chiaramente definito l'Asl un ente autonomo privo del potere di recupero coattivo diretto dei crediti ai sensi del D.Lgs 229/1999.

Andrea Stimamiglio

Fonti: S/MG News 100/2006, Mauro Marin in sito Univadis, comunicato stampa F/MMG   24 ottobre 2006.

Novembre 2006 - Anno 14 n.11  pag. 16

 

"Grifo D'Oro": l'alto riconoscimento di Palazzo Tursi a Franco Henriquet

Il 27 settembre scorso, nel salone di rappresentanza di Palazzo Tursi il sindaco Pericu ha consegnato il "Grifo d'Oro", il più alto riconoscimento del Comune di Genova, al fondatore e presidente dell'associazione "Gigi Ghirotti" Franco Henriquet, che molti di noi conoscono, stimano e apprezzano per l'impegno professionale, le doti umane di sensibilità, umiltà e dedizione alla professione di medico. Un uomo che ha dedicato e dedica la vita alle persone che non hanno più prospettive di guarigione e a tutti coloro che, spesso, dopo un calvario fatto di interventi chirurgici, chemio e radioterapia, percorrono l'ultimo claustrofobico tunnel, che non porta più da nessuna parte.

Franco Henriquet inizia la sua attività di medico anestesista negli anni 70, presso il reparto di chirurgia toracica di San Martino, segue il caso di Rosanna Benzi, intorno alla quale si raccolgono amici e volontari, collabora alla formazione della rivista" Gli Altri", volta a superare tutte le forme di emarginazione dei disabili e dà vita all'associazione "Gigi Ghirotti" nel 1984, in ricordo del giornalista e scrittore scomparso nel 74' per una neoplasia ematologica. La "Gigi Ghirotti" è un'associazione di volontariato, sorta per seguire prevalentemente i malati in fase avanzata di malattia, alleviarne il dolore, la sofferenza, e dare sostegno alle famiglie. Dal 1994, è estesa anche ai malati di Aids. Dal 2002 la "Gigi Ghirotti" ha ricevuto in gestione dalla Asl 3 1"'Hospice", struttura residenziale che accoglie i malati terminali che non possono essere seguiti a casa, perché soli o per la gravosità del carico assistenziale.


L'evento è stato onorato dalle più alte autorità genovesi, oltre che dal sindaco G. Pericu, dal presidente del Consiglio regionale M. Ronzitti e dal presidente della Provincia di Genova A. Repetto. Numerosissimi erano gli amici, i collaboratori, i volontari e i pazienti con le loro famiglie.
In rappresentanza dell'Ordine dei medici di Genova erano presenti il presidente E. Bartolini, il vice presidente. A. Ferrando e la dott.ssa P. Salusciev che recentemente ha vissuto l'esperienza di una delle tante famiglie colpite dalla malattia grave di un proprio congiunto.

Ottobre 2006 - Anno 14 n.10  pag. 12

 

Medicina dei Servizi: firmato l'accordo integrativo regionale

Dopo lunghe trattative si è chiuso l'accordo integrativo regionale per la medicina dei servizi il 13 luglio 2006.


Aspetti normativi.
Grazie all' interessamento, quasi esclusivo, del sindacato  nei confronti dei colleghi con incarichi a tempo determinato, l'accordo riguarda soprattutto questi ultimi.

 1) Essi verranno confermati nell'incarico alla scadenza del 31- 12-2006 per un anno, rinnova bile per altri due (se persistono le condi-zioni per cui l'Asl ha loro conferito l'incarico);
2) Nel corso di questi tre anni l'Asl valuta l'utilità del passaggio a tempo indeterminato e, qualora dovesse ridisegnare l'attuale monte orario con una sua diminuzione, si procede secondo quanto stabilito all'art.77 dell' Acn vigente, valido anche per i medici incaricati a tempo indeterminato.
Inoltre, (questione importante!), rimane inalterata, per chi detiene un doppio incarico compatibile, la situazione preesistente all' Acn del 2303-2005 (già alcune Asl si erano precipitate a inviare lettere ai colleghi intimando loro la riduzione del numero dei pazienti).


Aspetti economici.
Nonostante poi, le difficoltà economiche esistenti nel settore sanitario regionale si è ottenuto un aumento pari a 1,50 euro per ora di incarico riguardante l'indennità di coordinamento e funzionariale.

 

a cura del Sindacato SUMAI

 

Settembre 2006 - Anno 14 n.9  pag. 15

 

Internet: un alleato per il medico moderno

Rispondo alla domanda posta nel tuo editoriale di genova Medica di Aprile con un esempio pratico di come Internet possa essere un valido alleato per il medico moderno. Io svolgo l’attività di Medico di Medicina Generale e da circa 18 mesi opero in uno nuovo studio a Marassi, organizzato secondo il modello della Medicina di Gruppo. Da appassionato di informatica quale sono, ho proposto ai miei colleghi di dotare lo Studio di un portale web autogestito. Dopo qualche titubanza il progetto è partito e i risultati sono andati ben oltre le aspettative. Il sito www.studiomedicodestefanis.it è attivo dal 19 Marzo 2005 e in questo perido è stato visitato da oltre 3600 navigatori. Il 16 Maggio 2005 ha ottenuto il riconoscimento da parte di Hon (Health On The Net Foundation - www.hon.ch), l’ente indipendente, con sede in Svizzera, che certifica il codice di condotta dei siti a carattere sanitario.

Il sito è diventato un punto di riferimento per tutti i nostri pazienti che posseggono un collegamento ad internet e vi trovano tantissime informazioni: orari e attività dello studio, recapiti e modalità di accesso, informazioni sui Medici che vi operano, informazioni utili su certificazioni, esenzioni, pratiche amministrative di vario genere, normativa sanitaria nazionale e regionale, ecc.  Al sito è legato il servizio mailing-list, che ormai ha già compiuto un anno, e di cui siamo particolarmente fieri. A tutti i pazienti che hanno accettato di fornirci il loro indirizzo di posta elettronica abbiamo offerto un servizio di informazione consistente in una messaggio inviato a cadenza settimanale e contenente informazioni di servizio (chiusure dello studio per festivi e prefestivi, assenza dei medici per ferie o altro, campagne di vaccinazione, ecc.) e informazioni sanitarie (alcune news selezionate dalle principale riviste del settore e adatte alla diffusione al pubblico). In questo servizio abbiamo già coinvolto 125 famiglie, con alto gradimento da parte loro, e il numero è in continua crescita.

Il nostro sito si è inoltre proposto come punto di aggregazione per i Medici della nostra area metropolitana. Esso ospita  molte pagine dedicate ad AMEVABI (Associazione Medici Val Bisagno) e altre dedicate alla categoria medica in generale, ricche di informazioni sulla complessa attività burocratico-amministrativa della Medicina generale.

A fronte di tutto questo penso che il nostro sito sia l’esempio pratico più valido di come una corretta gestione di Intenet possa tradursi in un valido strumento di lavoro per il Medico, di aggregazione con i colleghi e di aiuto nella gestione del rapporto con i pazienti.

Dott. Andrea Carraro

Giugno 2006 - Anno 14 n.6 pag. 23

 

Il "futuro" della nostra classe medica

Lunedì 3 aprile, nell'elegante e suggestiva cornice della nuovissima sala convegni dell'Ordine dei medici si è tenuto l'ormai consueto appuntamento con i giovani medici.
All'evento, accompagnati da amici e parenti hanno partecipato numerosi neo laureati, che tramite loro rappresentanti hanno letto simbolicamente il "Giuramento professionale", importante pilastro di etica e deontologia per l'ingresso alla professione.
Ai medici è stato consegnato, dal presidente Enrico Bartolini, dal presidente della Commissione Albo Odontoiatri Elio Annibaldi, dal vicepresidente Alberto Ferrando e dal segretario Giovanni Regesta, il tesserino dell'Ordine e una "brochure" contenente il Codice di deontologia medica, le principali leggi per lo svolgimento della professione e un Cd contenente il sito dell'Ordine dei medici di Genova da consultare "off line" (www.omceoge.org). Il presidente ha fatto un discorso di introduzione alla professione e, a seguire, il vicepresidente ha tenuto una breve relazione su alcuni principi del Codice deontologico ed ha illustrato cosa offre l'Ordine ai medici. In particolare la consulenza legale e i corsi di deontologia e medicina legale e fiscale. Molti medici hanno aderito alla "rete per la comunicazione rapida" che consentirà di ricevere, da parte dell'Ordine, sia informazioni istituzionali che a carattere di urgenza/emergenza, tramite avviso su telefono cellulare e posta elettronica. Questo incontro è servito ad avvicinare i giovani alla vita istituzionale dell'Ordine ed a far capire loro "importanza che questa ha per la professione, nella formazione e nei rapporti con le istituzioni ed i cittadini. Un ringraziamento e un "in bocca al lupo" ai neolaureati intervenuti.

Aprile 2006 - Anno 14 n.4  pag. 7


 

Tesserino e legge regionale dell'abusivismo in campo medio-odontoiatrico

Da qualche mese presso l'Ordine sono in distribuzione i nuovi tesserini con banda magnetica. Per il ritiro è sufficiente recarsi presso gli uffici (lunedì/venerdì dalle ore 8,30 alle 14,30) dove è possibile fare direttamente la foto oppure potrà essere consegnata una fototessera o una fotografia in formato digitale (su floppy o penna Usb che potrà essere preventivamente inviata via posta elettronica preferibilmente, ma non indispensabilmente, in formato Bmp 230x 230 Pixel).
Ricordiamo ai colleghi che il ritiro del tesserino è importante poiché la legge regionale n° 45/01 stabilisce che il medico chirurgo e l'odontoiatra che esercitano la propria attività professionale presso studi, ambulatori o strutture sanitarie organizzate debbono esporre, in maniera visibile, il tesserino di identificazione. Questo al fine di tutelare il cittadino e di reprimere il fenomeno dell' abusivismo.

Febbraio 2006 - Anno 14 n.2  pag. 21

 

Rete per la comunicazione rapida nella sanità

Per diramare ai colleghi iscritti all'Ordine informazioni importanti, intendiamo sensibilizzare il più possibile i medici ed odontoiatri genovesi a fornirci il numero di cellulare e l'indirizzo e-mail. Al medesimo scopo verrà aperta prossimamente nel nostro sito (http://www.omceoge.org) una sezione dedeicata alle principali tematiche sanitarie d'attualità per rendere prontamente disponibili informazioni verificate e direttive sanitarie.

La recente emergenza sull'influenza aviaria, per esempio, deve essere affrontata con efficienza e precisione, in modo che tutti i professionisti siano informati sulle procedure preventive, diagnostiche e terapeutiche che è necessario adottare. Lanciamo quindi un accorato appello affinchè tutti i medici ed odontoiatri iscritti all'Ordine inviino il proprio numero di telefono cellulare ed indirizzo è-mail ai nostri uffici (010587846; anagrafica@omceoge.it).

Gennaio 2006 - Anno 14 n.1  pag. 25

 

 

Anno 2005

 

 Risultati dell'elezione per l'ordine

Il 26 - 27 e 28 novembre scorso si sono svolte le elezioni per il rinnovo degli Organi istituzionali dell'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Genova. Sulla base delle successive attribuzioni delle cariche, il nuovo Consiglio  risulta così composto:

Consiglio Direttivo

Presidente:  dr. Enrico Bartolini

Vice presidente:  dr. Alberto Ferrando

 Segretario:  prot. Giovanni Regesta

 Tesoriere: dr. Proscovia M. Salusciev

 Consiglieri: dr. Maria Clemens Barberis, dr. Giuseppina F. Boidi, dr. Luigi Carlo Bottaro, dr. Alberto De Micheli, prof. Riccardo Ghio, prot. Claudio Giuntini, dr. Luciano Lusardi,  dr. Gemma Migliaro, dr. Benedetto Ratto, dr. Gian Luigi Ravetti, dr. Andrea Stimamiglio, dr. Giorgio Inglese Ganora (consigliere odontoiatra), dr. Marco Oddera (consigliere odontoiatra)

Collegio dei Revisori dei Conti

Presidente:  dr. Matteo Basso

Effettivi: dr. Maurizia Barabino, dr. Aldo Cagnazzo

Supplente:  dr. Maurizio Giunchedi

Commissione Odontoiatri

Presidente:  dr. Elio Annibaldi

 Segretario: dr. Massimo Gaggero

Commmissari: dr. Giorgio Inglese Ganora, dr. Paolo Mantovani, dr. Marco Oddera

Dicembre 2005 - Anno 13 n.12 pag. 3

 

 

Il nuovo sito dell'Ordine

E' al nastro di partenza il nuovo sito dell'Ordine, inizialmente all'indirizzo http://www.omceoge.org e quindi anche  all'indirizzo attualmente utilizzato http://www.omceoge.it. Le pagine sono interamente riscritte seguendo le linee guida dell'organismo internazionale "World Wide Web Consortium" (http://www.w3.org) che elabora e suggerisce gli standard per la costruzione delle pagine web. L'utilizzo di questi criteri, insieme ad un linguaggio di programmazione (PHP), che genera dinamicamente i contenuti delle pagine ogni volta che vengono richieste da un utente, permette di raggiungere due importanti obiettivi. Per prima cosa il sito raggiunge la massima adattabilità nel momento in cui lo si vuole consultare non solo dal tradizionale computer, ma anche dai sempre più diffusi dispositivi portatili (cellulari, palmari), nonché da
dispositivi adattati per portatori di handicap. In secondo luogo sarà molto più semplice la manutenzione e l'aggiornamento dei contenuti. Sia il linguaggio di programmazione che il data base che immagazzina i dati sono a codice aperto (open
source), qualità che ne massimizza le caratteristiche di solidità, trasparenza e sicurezza. L'aspetto del sito, improntato su criteri di sobrietà e facilità di utilizzo, permette di raggiungere intuitivamente le informazioni richieste mediante la barra dei menu a sinistra e fruire dei contenuti sulla destra. La pagina delle novità, visualizzata come scelta predefinita, mostra le ultime cinque segnalazioni in ordine cronologico inverso, con la possibilità di scorrere quelle precedenti mediante il collegamento in basso. La pagina degli eventi ECM utilizzerà una visualizzazione analoga. Scegliendo "Commissioni
dell'Ordine" sarà possibile ottenere l'elenco delle commissioni attive e, per ciascuna, i colleghi che ne fanno parte ed i verbali delle riunioni. Dalla pagina della modulistica si potranno scaricare in formato Acrobat e quindi stampare i documenti necessari per svolgere determinate pratiche (es. domanda di iscrizione all'albo, fac-simile di atto notorio, autocertificazioni, referto, ecc.). Sono inoltre disponibili in formato Acrobat tutti i numeri della rivista Genova Medica a partire dal 2001 scegliendo "Bollettino Ufficiale". L'elenco iscritti è adesso consultabile mediante ricerca di nome o cognome o parte di essi, introducendo il testo nell'apposita finestrella. Completano la documentazione altre pagine informative e collegamenti ad altri siti d'interesse. Per motivi correlati al trattamento dei dati sensibili non è al momento possibile implementare servizi che permettano la visualizzazione e modifica dei dati personali, la produzione di certificati on-line o altre operazioni da eseguirsi nell'ambito di un'area riservata; questo potrà essere realizzato in futuro, insieme alle nuove migliorie che verranno applicate anche in base ai Vostri consigli e suggeri menti.

Lucia Marinelli, Commissione Comunicazione e Nuove tecnologie
io@luciomarinelli.com

Novembre 2005 - Anno 13 n.11 pag. 8
 

Il nuovo tesserino dell'Ordine

Riprendiamo quanto pubblicato su "Genova Medica" nel numero di maggio 2005 per ricordare ai colleghi che l'Ordine dei medici ha predisposto il nuovo tesserino con banda magnetica.
Per ottenerlo è sufficiente recarsi presso gli uffici dell'Ordine negli orari di apertura della sede. La foto potrà essere fatta direttamente presso gli uffici dell'Ordine oppure potrà essere consegnata una fototessera o una fotografia in formato digitale (su floppy o penna USB che potrà essere preventiva mente inviata via posta elettronica preferibilmente, ma non indispensabilmente, in formato BMP 230 x 230 Pixel).
In occasione della consegna del tesserino aggiorneremo i vostri dati anagrafici, dopo aver raccolto il consenso (vedi modulo allegato), con il vostro telefono cellulare, la posta elettronica e l'eventuale sito Web personale al fine di fornire comunicazioni istituzionali e segnalazioni urgenti in campo sanitario......

Ottobre 2005 - Anno 13 n.10 pag. 6

 

Un commosso saluto a dante Bassetti

A soli 65 anni è mancato Dante Bassetti, professore ordinario alla cattedra di malattie infettive del nostro Ateneo. Allievo del più grande infettivologo italiano, Paolo Tolentino, ebbe una brillante carriera che, non ancora quarantenne, lo portò a ricoprire la cattedra di Padova prima, poi di Verona. Nel 1991 infine fu chiamato al nostro Ateneo. Il suo patrimonio medico-scientifico lo aveva spinto ai più alti livelli dell'infettivologia internazionale: per la sua esperienza era stato cooptato in commissioni ministeriali della Sanità. Attivo e instancabile in ogni impegno assunto, possedeva una visione rigorosa della vita professionale: fu per sei anni attivo consigliere del nostro Ordine portando il suo vivacecontributo alla vita ordinistica. A suo ulteriore merito è doveroso ricordare almeno due fiori di umanità: la creazione della prima guardia pediatrica festiva volontaria in quel di Sestri Ponente, svolta insieme ad altri cinque colleghi locali; ed il contributo che portò alle popolazioni congolesi fondando a Point Noire (Congo Brazzaville) una clinica per malattie infettive tuttora attiva che ha preso il nome di "Città di Genova". Questa struttura ha consentito ai suoi specializzandidi acquisire in loco una diretta esperienza di malattie tropicali. Ci legava una profonda amicizia: lontani comuni ricordi di vita, una concezione dell'etica umana, ed un dato anagrafico.. nati entrambi il 18 febbraio, a dieci anni di distanza. Punto d'onore, chi per primo faceva gli auguri all'altro.
A Giuliana, coraggiosa inseparabile artefice della bella famiglia, a Claudia ed a Matteo, vanno le più sincere condoglianze dell'Ordine dei medici, presidente, direttivo, dipendenti.
Un pensiero ai suoi collaboratori dell'istituto, colleghi e non, che ha sempre guidato con la consueta serietà. Presto affiorerà in noi una sensazione più intima, ci avvedremo che lo abbiamo perduto tutti! Ha lasciato un vuoto che neppure il tempo colmerà facilmente: un uomo, nella sua funzione, si può sostituire sempre, uno spirito no.

Emilio Gatto

Settembre 2005 - Anno 13 n.9 pag. 19

 

Pubblicità sulle insegne dello Studio

Che le targhe con il nome del medico apposte fuori dello studio non debbano pagare l'imposta sulla pubblicità è ormai assodato. Persino la società Ica, concessionaria di accertamento e riscossione di questa imposta, ha riconosciuto il buon fondamento delle ragioni avanzate da Federazione degli Ordini e ministero e si è detta d'accordo nell'esentare dall'imposta le targhe dei professionisti. Nonostante questo, continuano ad arrivare a molti medici avvisi bonari (per l/anno in corso) o ingiunzioni di pagamento (per gli anni passati) per il pagamento di quanto non dovuto. L'lca ha spiegato di essere in grado di eliminare dai propri data base le posizioni dei sanitari esclusivamente per il 2006, e di avere invece difficoltà a procedere all'aggiornamento per l/anno in corso. La Fnomceo suggerisce, quindi, a tutti i medici e odontoiatri che ricevano avvisi bonari o ingiunzioni di pagamento di inviare alla società Ica srl - via Parma 81 - 19125 La Spezia una raccomandata con ricevuta di ritorno che spieghi la situazione, fornendo i dati identificativi dello studio e personali, richiedendo di annullare l'iscrizione nei ruoli e la richiesta di pagamento ricevuta (che va restituita in originale alla stessa società, in allegato alla raccomandata.

Luglio/Agosto 2005 - Anno 13 n.7-8 pag. 23

 

Ingresso in società dei giovani laureati

Un centinaio di giovani colleghi hanno preso parte, scaglionati in tre appuntamenti il 16, 23 e 30 maggio, al "Giuramento del neolaureato", che l'Ordine ha voluto organizzare presso la propria sede per richiamare l'attenzione di chi si affaccia alla soglia di una vita da medico sugli aspetti etici e deontologici legati alla professione. I neolaureati hanno pronunciato la formula del giuramento, ricevendo il nuovo tesserino magnetico dell'Ordine ed una copia del codice deontologico. Per essi l'Ordine ha anche organizzato un corso incentrato proprio sulla deontologia professionale, tenuto dai colleghi Ferrando, Giunchedi, Nanni e Migliaro.

Giugno 2005 - Anno 13 n.6 pag. 15

 

L'8 Maggio alle urne per l'Enpam

Si eleggono i rappresentanti dei comitati consultivi nei vari fondi: Fondo previdenza libera professionale "quota B" del Fondo Generale, Fondo dei medici di medicina generale di assistenza primaria, dei pediatri di libera scelta e dei medici di medicina generale addetti al servizio di continuità assistenziale e/o emergenza territoriale, Fondo specialisti ambulatoriali, Fondo specialisti esterni.

L'8 Aprile era il termine ultimo per la presentazione delle candidature

Aprile 2005 - Anno 13 n.4 pag. 16

 

Arriva il contrassegno per le moto

Sono sempre di più a Genova i medici che viaggiano sulle due ruote, ma anche per le moto diventa molto difficile trovare parcheggio.

....grazie alla disponibilità della Direzione generale del Comune di Genova, della sezione pianificazione, mobilità, sviluppo ed ambiente del Comune e della Polizia Municipale, si è raggiunta un'intesa sul rilascio di un apposito bollino identificativo, non asportabile, da applicare sulla moto, al fine di consentire la sosta nelle zone Ztl, Zsl e nelle future zone blu.

 Marzo 2005 - Anno 13 n.3 pag. 17

 

Sotto inchiesta l'ossigeno a domicilio.

La Federazione regionale degli Ordini discute dell'indagine avviata dalla Guardia di Finanza, che ha il suo epicentro ad Imperia e alla Spezia...... ad Imperia e alla Spezia vi sono rispettivamente 98 e 10 "indagati" sulla somministrazione dell'ossigeno a domicilio, avendo preso lo spunto, a quanto pare da differenze anche vistose tra quantità di O2 prescritto nei piani terapeutici e quantità effettivamente ricettate dai Medici di Medicina generale.

Febbraio 2005 - Anno 13 n.2 pag. 4