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Il Giuramento di Ippocrate | |||||
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Giuramento di Ippocrate |
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"Giuro per Apollo
medico e Asclepio e Igea e Panacea e per gli dèi tutti e per tutte le
dee, chiamandoli a testimoni, che eseguirò, secondo le forze e il mio
giudizio, questo giuramento e questo impegno scritto: di stimare il mio
maestro di questa arte come mio padre e di vivere insieme a lui e di
soccorrerlo se ha bisogno e che considererò i suoi figli come fratelli e
insegnerò quest'arte, se essi desiderano apprenderla; di rendere
partecipi dei precetti e degli insegnamenti orali e di ogni altra
dottrina i miei figli e i figli del mio maestro e gli allievi legati da
un contratto e vincolati dal giuramento del medico, ma nessun altro. |
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Giuramento del Medico moderno Il Giuramento prestato dai Medici in Italia è ispirato al giuramento antico e rivisto secondo le norme del Codice Deontologico. Detto Codice viene emanato dalla FNOMCEO (Federazione Nazionale Ordini dei Medici Chiururghi e Odontoiatri) e sottoposto periodicamente a revisione. L'ulima revisione è del 16 Dicembre 2006.
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Consapevole
dell'importanza e della solennità dell'atto che compio e dell'impegno
che assumo, di perseguire come scopi esclusivi la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell'uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale; di curare tutti i miei pazienti con eguale scrupolo e impegno indipendentemente dai sentimenti che essi mi ispirano e prescindendo da ogni differenza di razza, religione, nazionalità, condizione sociale e ideologia politica; di non compiere mai atti idonei a provocare deliberatamente la morte di un paziente; di astenermi da ogni accanimento diagnostico e terapeutico di promuovere l'alleanza terapeutica con il paziente fondata sulla fiducia e sulla reciproca informazione, nel rispetto e condivisione dei principi a cui si ispira l'arte medica; di attenermi nella mia attività ai principi etici della solidarietà umana, contro i quali, nel rispetto della vita e della persona non utilizzerò mai le mie conoscenze; di mettere le mie conoscenze a disposizione del progresso della medicina; di affidare la mia reputazione esclusivamente alle mie capacità professionali ed alle mie doti morali; di evitare, anche al di fuori dell'esercizio professionale, ogni atto e comportamento che possano ledere il prestigio e la dignità della professione; di rispettare i colleghi anche in caso di contrasto di opinioni; di rispettare e facilitare in ogni caso il diritto del malato alla libera scelta del suo medico tenuto conto che il rapporto tra medico e paziente è fondato sulla fiducia e in ogni caso sul reciproco rispetto; di prestare assistenza d'urgenza a qualsiasi infermo che ne abbisogni e di mettermi, in caso di pubblica calamità, a disposizione dell'Autorità competente; di osservare il segreto su tutto ciò che mi è confidato, che vedo o che ho veduto, inteso o intuito nell'esercizio della mia professione o in ragione del mio stato di prestare la mia opera con diligenza, perizia e prudenza secondo scienza e coscienza ed osservando le norme deontologiche che regolano l'esercizio della medicina e quelle giuridiche che non risultino in contrasto con gli scopi della mia professione; |
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