Studio Medico Destefanis

Medicina di Gruppo

 
 

Norme per la Tutela della PATERNITA'

 
 

Ecco alcune importanti informazioni sui congedi parentali e su una serie di prowedimenti che gli interessati debbono conoscere per far valere i loro diritti dopo aver espletato i doveri. Per la nascita o l'adozione di un bambino anche al padre spettano i congedi parentali. Ecco riassunti sinteticamente i punti essenziali.

 

Astensione obbligatoria

Il padre può assentarsi dal lavoro per il periodo di astensione obbligatoria successivo al parto in caso di morte o di grave infermità della madre, in caso di abbandono o di affidamento esclusivo. Spetta una indennità economica (80% delle voci della retribuzione, salvo migliori trattamenti contemplati dal contratto di lavoro).
Il periodo è utile ai fini dell'anzianità di servizio, per le ferie e per la tredicesima ed è totalmente coperto ai fini previdenziali e pensionistici.

Astensione facoltativa

Il padre contemporaneamente o in alternativa alla madre (anche se questa non ha un rapporto di lavoro in dipendenza) entro il compimento dell'ottavo anno di vita del bambino può assentarsi fino a un massimo di sei mesi (sette se usufruisce per un periodo superiore ai tre mesi) purché con le assenze della madre non vengano superati complessivamente i 10 mesi (11 se usufruisce del mese aggiuntivo).
L'indennità economica scende al 30% sino al terzo anno di vita (salvo trattamenti più favorevoli previsti dal contratto di lavoro) e per un periodo massimo, comprensivo delle eventuali assenze della madre, di sei mesi; nulla spetta dopo i tre anni, fatta eccezione i casi in cui il reddito individuale dell'interessato sia inferiore a 2,5 volte l'importo del trattamento minimo di pensione Inps. È utile ai fini pensionistici e per l'anzianità di servizio, ma non è utile ai fini delle ferie e della tredicesima.

Permessi giornalieri

Al padre spettano i permessi giornalieri nel primo anno di vita del bambino (entro il primo anno dall'ingresso nella nuova famiglia in caso di adozione) per decesso o grave infortunio della madre, rinuncia da parte della madre lavoratrice dipendente, nel caso in cui la madre non sia lavoratrice dipendente. I permessi sono commisurati in due ore al giorno se l'orario di lavoro è pari o superiore a sei ore, in caso contrario è pari a un'ora. In caso di parto plurimo, poiché la durata dei permessi è raddoppiata, il padre può utilizzare le ore aggiuntive dei permessi usufruiti dalla madre. Sono totalmente retribuiti e utili ai fini pensionistici e previdenziali, dell'anzianità di servizio, per le ferie e per la tredicesima.

Assenze per le malattie del bambino

Il padre, in alternativa alla madre, può assentarsi in caso di malattia del figlio senza limiti temporali fino al terzo anno di vita del bambino; oltre il terzo anno sino al compimento dell'ottavo anno può assentarsi, in alternativa alla madre, sino a un massimo di cinque giorni per anno. Queste assenze non danno diritto alle ferie e alla tredicesima e a nessun trattamento economico; sono, invece, utili ai fini dell'anzianità e danno diritto alla copertura figurativa pensionistica se il bambino non ha ancora compiuto i tre anni.

Divieto di licenziamento

Il padre al termine dei periodi di astensione dal lavoro per congedo di paternità ha diritto al rientro nello stesso posto di lavoro che occupava al momento della richiesta di congedo (salvo espressa rinuncia) e di permanervi sino al compimento di un anno di età del bambino.

Esenzione dal lavoro notturno

Il padre di un figlio di età inferiore ai tre anni può chiedere l'esenzione dal lavoro notturno in alternativa alla madre. Il lavoro notturno non deve essere obbligatoriamente prestato anche dal padre che sia l'unico genitore affidatario di un figlio convivente di età inferiore ai dodici anni oppure che abbia a carico un figlio disabile.

 

 
 
© SMD - Ultima mod. 15 Dicembre 2005