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Zanzibar - VentaClub Karibu | ||||
Il 9 Ottobre 2007, al mio terzo impegno come VentaDoctor, mi sono presentato alle ore 22.00 a Milano Malpensa per la partenza per Zanzibar con volo diretto della Livingston. Il volo è partito in orario e mi sono ritrovato a bordo di un airbus 330 con un nutrito gruppo di altri Viaggiatori del Ventaglio. Vista l'ora tarda, poco dopo il decollo tutti i passeggeri si sono messi a dormire. Dopo poco più di un'ora di viaggio ho sentito l'interfono che avvertiva un eventuale medico a bordo di presentarsi al personale nella sezione di coda. Ho pensato che si trattava di un buon inizio del mio viaggio e mi sono diretto verso la coda, dove ho trovato il personale intento ad assistere una giovane donna sdraiata a terra. Si trattava di una ragazza colta da una crisi lipotimica mentre stava seduta al suo posto. Si presentava sudata, con pressione arteriosa sistolica inferiore a 90. In breve tempo si è comunque ripresa. Probabilmente aveva risentito del troppo caldo a bordo (e infatti abbiamo segnalato al Comandante di ridurre il riscaldamento) e della sensazione di oppressione creata dal poco spazio esistente tra i sedili quando questi vengono reclinati per riposare. Visto il risolversi della situazione sono tornato al mio posto e mi sono addormentato. Dopo poco tempo però vengo svegliato dalla Hostess che si scusa ma mi avverte che la signora si sente nuovamente male. Si ripete la situazione di prima ma con una più rapida ripresa. Torno infine a sedermi ma ormai di dormire non se ne parla, tranne qualche pisolino. |
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Rapidamente controllano la lista e smistano i viaggiatori sui pulmini in attesa. Salgo con altri sul pulmino dove ci attende Kombo, la simpaticissima guida locale del villaggio Karibu.
Quando mi presento mi dicono subito che due ospiti hanno bisogno di parlarmi, e mi consegnano le chiavi dell'infermeria unitamente al telefonino di servizio. Apro quindi subito l'infermeria e incontro una coppia di giovani in viaggio di nozze, reduci dalla settimana di safari in Tanzania. La sposina è piccola e graziosa, con un faccino triste e stanco. Mi dice che si sente molto giù, stanchissima, con nesusna voglia di alzarsi dal letto. La visito senza riscontrare alcun problema organico e propendo per una S. Depressiva, anche se Lei mi dice di non aver mai avuto problemi di questo genere. Anzi, è una giocatrice di pallavolo agonista che effettua tre allenamenti a settimana + il match alla domenica. Io però resto della mia opinione e decido per la sospensione del Lariam (che spesso è l'agente scatenante di questo tipo di disturbi) e le prescrivo una terapia a base di Valium gtt a basse dosi. Nei giorni successivi la rivedrò spesso e la sintomatologia risulterà nettamente attenuata. Congedati i ragazzi mi dirigo al mio alloggio. E' molto carino, con un ampio letto con zanzariera e le pareti decorate con motivi floreali. Apro la valigia, mi metto in tenuta mare, e con la fida macchina fotografica al seguito mi dirigo verso al spiaggia. Scendo lungo la scalinata che porta nella zona piscina, immersa in un bel giardino con molte palme. Ci sono pochi ospiti in giro, perchè molti stanno probabilmete ancora riposandosi dal viaggio. Supero la piscina e mi dirigo verso la spiaggia. Questa è separata dal giardino da un basso muretto, interrotto a tratti da aperture di pietra ad arco. Passando sotto una di queste mi affaccio sulla spiaggia e resto senza parole. Lo spettacolo che ho davanti è da sogno. Una spiaggia bianchissima, enorme, e un mare calmo e di mille sfumature di verde e di azzurro. Resto fermo ad ammirare tanta bellezza e ho subito un pensiero e una fitta di rimorso: vorrei che mia moglie Claudia fosse qui con me. Lentamente mi scuoto e mi dirigo verso uno dei lettini da mare di legno che ci sono sulla spiaggia. Deposito i miei bagagli (asciugamano, borsa con macchiana fotografica + crema solare + telefonino, ecc.) e mi dirigo verso il mare. Ed ecco una bella sorpresa, la sabbia bianchissima è anche fresca. Nonostante il sole a picco dell'equatore non scotta. Mi spiegheranno poi che è di origine corallina e quindi non trasmette il calore. Splendido. Mentre attraverso la spiaggia vengo avvicinato dai famosi Beach Boys. Si tratta di ragazzi di Zanzibar che avvicinano i turisti in spiaggia (hanno il divieto tassativo di entrare nei villaggi) e cercano di vendere loro qualsiasi cosa: dall'escursione alla cena tipica, dalle collanine ai braccialetti, dai cesti di vimini alle targhe in ebano.
Arriva l'ora del pranzo e faccio conoscenza col Ristorante. Il cibo è ottimo, ben preparato e ben servito. C'è un grill enorme dove tre cuochi cucinano porzioni di pesce appena tolte da uno splendido esmplare di pesce spada, ancora tutto intero. La maggior parte dei piatti sono preparati "all'Italiana", ma non mancano i piatti tipici locali. La frutta è molta e deliziosa, dal cocco alla papaya, alle bananine tipiche di queste zone. Nel pomeriggio, dopo un sano riposino ristoratore, torno in spiaggia e ho una piacevole sorpresa. E' arrivata l'alta marea e il mare si è ripreso buona parte della spiaggia. E' ora possibile farsi una bella nuotata tra le onde e poi sdraiarsi all'ombra delle palme. Vedo che molti ospiti hanno deciso di fare il riposino pomeridiano direttamente qui, senzapassare dalle camere. Verso le 16.00 vedo qualcuno giocare a pallavolo e mi facci avanti. E' da tanto che non gioco ma è sempre un piacere riprendere la mano. E sento parlare per la prima volta della mitica Kiwenga Cup, il Torneo di Pallavolo che ogni lunedì pomeriggio si disputa tra i quattro villagi italiani della spiaggia di Kiwenga: VentaClub, BravoClub, VeraTour, FrancoRosso. Dallo staff di animazione la competizione è molto sentita e parlano di selezioni e allenamenti.Avrò il piacere di partecipare a questa manifestazione con la squadra del villaggio e sarà una bellissima esperienza. Alle 18.00 mi reco in Infermeria ma non vedo molta gente. Passo per lo più il tempo a leggere quello che hanno scritto i colleghi che mi hanno preceduto. E' un interessante spaccato della vita del VentaDoctor nell'arco di vari anni. Arriva l'ora di cena e al crepuscolo posso assaporare l'atmosfera magica di questo villaggio. Mi siedo su un tipico divano locale, nella grande sala all'ingresso, e ascolto la musica dal vivo del Maestro, in attesa che apra il ristorante. Oltre all'ottimo cibo, l'atmosfera della cena è affascinante con le luci soffuse, le candele e i camerieri in divisa. Dopo la cena mi reco con gli ospiti nell'anfiteatro dietro la piscina e trascorro un paio d'ore di relax in compagnia dello staff di animazione. E poi a nannna perchè la giornata è stata intensa. E domani sarà un altro giorno in paradiso. |
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© SMD - Ultima mod. 24 Gennaio 2008 |