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Epatite A |
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L'Epatite A è una forma di Epatite Virale provocata dal
virus dell'epatite A, o HAV, classificato
attualmente come prototipo del nuovo genere degli
Hepatovirus. Si tratta di un virus presente in tutto il mondo,
specie nelle aree più disagiate, e dove le condizioni
igienico-sanitarie lasciano a desiderare. Circa 1,4 milioni
di nuovi casi di epatite A sono denunciati globalmente ogni
anno (sebbene la reale incidenza dell'affezione sia stimata
essere almeno di dieci volte superiore). L’epatite A
ha generalmente un decorso autolimitante e benigno, e sono
frequenti le forme asintomatiche, soprattutto nel corso di
epidemie e nei bambini. Tuttavia a volte si possono avere
forme più gravi con decorso protratto ed anche forme
fulminanti rapidamente fatali. La malattia è letale in una
percentuale di casi che si attesta fra lo 0,1 per cento e lo
0,3 per cento, ma può arrivare fino all’1,8 per cento negli
adulti sopra ai 50 anni. L'incubazione va da 15 a 50 giorni
e la trasmissione avviene per via oro-fecale. Il virus è
presente nelle feci 7-10 giorni prima dell’esordio dei
sintomi e fino a una settimana dopo, mentre è presente nel
sangue solo per pochi giorni. In genere il contagio avviene
per contatto diretto da persona a persona, oppure attraverso il
consumo di acqua o cibi crudi o non cotti a sufficienza,
soprattutto molluschi, contaminati con materiale fecale
contenente il virus. Solo raramente sono stati osservati
casi di contagio per trasfusioni di sangue o prodotti
derivati. In genere la malattia, che dura 1-2 settimane, si
i manifesta con febbre, malessere, nausea, dolori addominali
ed ittero (colorazione gialla della pelle e degli occhi),
accompagnati da alterazioni dei parametri ematochimici di
funzionalità epatica (elevazioni delle transaminasi e della
bilirubina). I pazienti guariscono completamente senza mai
cronicizzare. Non esiste lo stato di portatore cronico del
virus A, né nel sangue, né nelle feci. La malattia può
comparire in forma episodica o epidemica. Nei paesi in via
di sviluppo con scarse condizioni igieniche-sanitarie,
l’infezione si trasmette rapidamente tra i bambini, nei
quali il decorso è spesso asintomatico, e molti adulti
risultano pertanto già immuni alla malattia. Nei paesi
economicamente più avanzati, con migliori condizioni
igienico-sanitarie, si osserva una riduzione della
diffusione dell’infezione tra i bambini ed una conseguente
maggior diffusione tra gli adulti (che non hanno avuto modo
di immunizzarsi da piccoli) e nelle comunità (militari,
studenti).
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Cenni storici sulla Vaccinazione |
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Nel 1996 è entrato in commercio il primo vaccino per l'Epatite A (Havrix - GlaxoSmithKline) costituito da una sospensione sterile che contiene il virus dell’epatite A (ceppo HM 175) inattivato con formaldeide ed adsorbito su idrossido d’alluminio. Il virus è coltivato su cellule diploidi umane MRC5. Nel 1999 è entrato in commercio un secondo vaccino (Vaqta - Aventis Pasteur MSD) costituito da una sospensione sterile che contiene il virus dell'epatite A (ceppo CR 326F) inattivato e adsorbito su idrossifosfato di Alluminio. Anch'esso è coltivato su cellule diploidi umane MRC5. Ambedue sono
fortemente immunogeni, per cui già un mese dopo la prima dose di
vaccino si ritrovano anticorpi neutralizzanti in più del 94% dei
vaccinati. Tutti rispondono positivamente alla seconda dose, dopo 6
mesi. In due grandi prove di efficacia (una in Tailandia e una in
una comunità religiosa di New York) si è dimostrato che il
vaccino ha una percentuale di efficacia che va dal 94 al 100%. |
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Il Vaccino attuale |
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• Il Vaccino anti-Epatite A viene somministrato per via intramuscolare nel deltoide e determina una protezione già dopo 14-21 giorni dalla prima singola dose. Una dose di richiamo somministrata dopo 6-12 mesi conferisce una protezione per oltre 10 anni. Tra gli effetti indesiderati vengono segnalati dolore, rossore e gonfiore in sede di iniezione nel 21% dei bambini vaccinati e nel 56% degli adulti; questi sintomi sono generalmente lievi e autolimitantisi. Reazioni sistemiche come malessere, facile stancabilità, febbre, nausea, vomito e perdita di appetito sono riportati in meno del 5% dei vaccinati. La cefalea è stata associata alla vaccinazione in oltre il 16% degli adulti e nel 9% dei bambini. Non sono mai state segnalate reazioni avverse gravi. La vaccinazione è raccomandata nei soggetti a rischio, fra cui coloro che sono affetti da malattie epatiche croniche, coloro che viaggiano in paesi dove l’epatite A è endemica, coloro che lavorano in ambienti a contatto con il virus, i tossicodipendenti, ed i contatti familiari di soggetti con epatite acute A. |
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Genova - ASL3 In base al nuovo Calendario Vaccinale Regionale Ligure il Vaccino viene offerto in forma gratuita a tutti i bambini e adolescenti che per vari motivi si rechino in Paesi ad alta endemia di Epatite A ed a tutti i bambini originari di Paesi ad alta endemia di Epatite A per i quali si possa prevedere un rientro nel paese d'origine per periodi di vacanza o soggiorno. Per informazioni si può contattare la Segreteria S.C. Igiene e Sanità Pubblica al numero 010849846
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© SMD - Ultima mod. 22 Luglio 2015 | |||