E' una
malattia batterica
provocata da un batterio, la Salmonella Typhi,
appartenente al numerosissimo genere Salmonella. Si
tratta di una malattia acuta sistemica che coinvolge
l'intero organismo, e compare dopo un periodo di
incubazione variabile da 3 giorni a 3 mesi. E'
caratterizzata da esordio insidioso, febbre elevata,
cefalea, malessere generale, anoressia (mancanza di
appetito), rallentamento delle pulsazioni (bradicardia
relativa), esantema papuloso localizzato al tronco,
tosse secca e disturbi gastrointestinali (costipazione o
diarrea). Il tasso di letalità del 10% può essere
ridotto a meno dell’1% con la tempestiva terapia
antibiotica. Le infezioni invasive e la mortalità sono
molto più frequenti nei lattanti, anziani e pazienti con
malattie croniche debilitanti. La trasmissione avviene
per via oro-fecale: il contagio può essere diretto,
attraverso le mani, oppure indiretto, tramite
l’ingestione di acqua ed alimenti (verdure, latte,
carni, molluschi o frutti di mare, uova) contaminati da
materiale fecale. Il serbatoio d’infezione è
rappresentato dall’uomo malato o portatore. La malattia
può presentarsi in forma clinicamente lieve o
asintomatica, specialmente nelle aree endemiche, ed è
frequente la possibilità dell'instaurarsi dello stato di
portatore cronico, che può essere anche molto prolungato
nel tempo.
L’incidenza annuale di
febbre tifoide nel mondo viene stimata in circa 17
milioni di casi con circa 600.000 morti.
In Italia (2 casi per 100.000 abitanti/anno) è presente
soprattutto nelle regioni meridionali (Puglia,
Basilicata, Campania, Sicilia) e maggiormente nelle
province costiere. Nelle altre Regioni i casi sono
eccezionali e questi di solito sono conseguenza di
viaggi all’estero in Paesi in cui mancano appropriate
misure igieniche per l’acqua potabile e il cibo.