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La Parotite epidemica è una malattia infettiva virale, molto contagiosa, provocata
da un virus della famiglia dei Paramyxovirus, il
Myxovirus Parotiditis.
Si trasmette con le goccioline di saliva emesse con la tosse, con gli
starnuti o parlando a distanza ravvicinata con le persone. Dopo un
periodo medio di incubazione di 16-18 giorni, si manifesta con febbre,
mal di testa, dolori muscolari, perdita di appetito e con il segno più
tipico della malattia che consiste nel gonfiore di una o più ghiandole
salivari poste ai lati delle orecchie (ghiandole Parotidi, da cui il
nome di Parotite, in gerco comune Orecchioni), ma anche di quelle sotto la lingua o sotto la
mandibola. In genere guarisce in circa una settimana, ma può complicarsi
dando luogo a meningite (10% dei casi), pancreatite (4% dei casi), otite
con sordità permanente (circa 1 caso ogni 10.000 ammalati). Se l’infezione
viene acquisita dopo la pubertà, può causare infiammazione dei
testicoli (Orchite) nel 30% dei casi o delle ovaie nel 5% dei casi.
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Cenni storici sulla Vaccinazione |
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Il Vaccino contiene virus vivi attenuati, cioè
modificati in modo da renderli innocui, ma ancora capaci
di stimolare le difese immunitarie dell'organismo. Un
tempo si utilizzava un ceppo di virus inattivato che
aveva una maggiore incidenza di effetti collaterali.
Attualmente si usa un altro ceppo con maggiore efficacia
e minori effetti collaterali.
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Il Vaccino attuale |
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• Il vaccino Morbillo-Parotite-Rosolia (MPR) contiene versioni indebolite di virus vivi del morbillo, della Parotite e della Rosolia. La vaccinazione può essere eseguita in tutta la popolazione, anche nei soggetti che avessero superato la singola malattia naturale. La combinazione dei tre agenti comporta la stessa alta percentuale di sieroconversione corrispondente o superiore a quella che si otterrebbe con l'uso di un singolo componente. Le reazioni più frequenti, che compaiono dopo 6-10 giorni dalla vaccinazione, sono rappresentate da febbre, più di rado esantema fugace e tumefazione dei linfonodi regionali, a seconda della sede dell'inoculazione. Le reazioni dopo la seconda dose di richiamo (attualmente prevista ai 6 anni di età) sono molto simili, con minore frequenza. È necessario ricordare che il vaccino non deve essere somministrato in gravidanza e la stessa deve essere evitata nei tre mesi successivi.
Il vaccino MPR, contenendo vaccini a virus vivi attenuati, non può essere somministrato in gravidanza, sebbene l’effettuazione accidentale della vaccinazione in donne che non sapevano di essere in gravidanza, non ha mai fatto registrato un aumento di aborti o malformazioni. |
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Genova - ASL3 Il Vaccino trivalente Morbillo-Parotite-Rosolia (MPR) viene ora offerto in forma attiva e gratuita per tutti i bambini al 13° mese di vita con richiamo al 5°-6° anno. Per informazioni si può contattare la Segreteria S.C. Igiene e Sanità Pubblica al numero 010849846 |
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© SMD - Ultima mod. 8 Agosto 2018 | |||