Studio Medico Destefanis

Medicina di Gruppo

 

Vaccino

 Anti-Pneumococcico

 
 

Bronchiti e Polmoniti da Pneumococco


Il termine polmonite indica uno stato di infiammazione acuta della parte del polmone destinata agli scambi respiratori, caratterizzata dalla presenza di liquido negli alveoli polmonari (le piccole celle di cui è composto il parenchima polmonare), con conseguenti gravi difficoltà nella respirazione. Può interessare gli alveoli (polmonite alveolare) e/o il tessuto interstiziale (polmonite interstiziale); può coinvolgere un intero lobo (polmonite lobare) o solo una parte di un lobo polmonare (polmonite lobulare), oppure interessare gli alveoli contigui ai bronchi (broncopolmonite). In questi ultimi anni l'uso non sempre appropriato degli antibiotici nelle polmoniti ha portato a un preoccupante aumento dei batteri resistenti a uno o più di questi farmaci. Questo, nonostante i progressi in campo terapeutico, ha contribuito al persistere della malattia, che ogni anno in Europa colpisce da 4,7 a 11,6 persone ogni mille abitanti, vale a dire circa tre milioni di persone. 
A seconda della causa, le polmoniti si dividono principalmente in forme battericche e forme virali.

Le polmoniti batteriche
Le più comuni sono dovute all'infezione da Pneumococco, un batterio in grado di provocare infezioni invasive molto gravi. In genere, questo microrganismo raggiunge i polmoni attraverso il tratto respiratorio superiore per via inalatoria o per aspirazione, per poi localizzarsi sui bronchioli; qui si moltiplica, dando origine ad un processo infiammatorio che inizia negli spazi alveolari con l'essudazione di un liquido ricco di proteine, che diventa esso stesso un mezzo di diffusione dei microrganismi agli alveoli. 
La polmonite da pneumococco è caratterizzata principalmente da quattro fasi: la fase di “congestione”, con una massima produzione di siero, congestione vascolare (aumento di volume per maggiore afflusso di sangue) e rapida proliferazione dei batteri; la seconda fase di “epatizzazione rossa” è caratterizzata dall'evidenza di polmoni dall'aspetto “simil-epatico”, dato dal riempimento degli alveoli di polimorfonucleati (elementi cellulari che possiedono un nucleo segmentato o suddiviso in lobuli), con congestione vascolare e stravaso di globuli rossi; si viene a determinare, così, una colorazione rossastra del polmone visibile all'esame macroscopico; la terza fase di “epatizzazione grigia” è caratterizzata da un accumulo di fibrina (proteina responsabile della formazione del coagulo di sangue) associata ai globuli rossi e ai globuli bianchi; gli spazi alveolari appaiono riempiti dall'essudato (liquido che si forma in seguito al processo infiammatorio); infine si ha la fase della “risoluzione”, con il riassorbimento totale dell'essudato. 
I primi sintomi della polmonite pneumococcica sono quasi sempre caratterizzati da una infezione delle alte vie aeree con insorgenza improvvisa anticipata da un forte brivido. Seguono: dolore durante la respirazione dalla parte del lato colpito (pleurismo), tosse, dispnea (difficoltà a respirare, con sensazione di oppressione toracica) e produzione di escreato. Spesso compare anche febbre, con temperature sino a 38-40,5 °C e il polso è di solito sui 100-140 battiti al minuto. Gli atti respiratori tendono ad aumentare, sino a 20-45/min e in genere compare anche nausea, vomito, malessere e mialgie (dolori muscolari). In pratica, una diagnosi di polmonite pneumococcica dovrebbe sempre essere sospettata in tutti i casi di malattia febbrile acuta associata a brivido, dolore toracico e tosse. 

 

Cenni storici sulla Vaccinazione

Da molti anni è disponibile un vaccino polisaccaridico purificato, che offre protezione contro ben 23 sierotipi di S. Pneumoniae. Il vaccino è indicato a tutti i soggetti con più di 65 anni d'età, ai diabetici, ai cardiopatici, agli pneumopatici, ai neuropatici e agli epatopatici cronici, nonché agli immunodepressi e agli asplenici (soggetti che non hanno più la milza). Alcune regioni italiane hanno nel tempo autonomamente avviato programmi di vaccinazione antipneumococcica (Basilicata, Veneto, Emilia, Romagna, Sicilia, Lombardia e altre), ottenendo, così, un progressivo aumento di persone che si proteggono dal rischio d'infezioni polmonari.

Dal 200 è disponibile anche un altro vaccino anti-Pneumococcico, il tipo eptavalente coniugato, costituito dai 7 sierogruppi responsabili del 89% delle forme invasive da pneumococco nell’infanzia, coniugati alla proteina vettrice (tossoide difterico). È indicato dai 2 mesi ai 2 anni di età.

 
 

Il Vaccino

Adulti: è ormai stato provato da numerosi studi, infatti, che la vaccinazione antipneumococcica (VAP) è in grado di diminuire la frequenza delle complicanze maggiori della polmonite, la quale, a sua volta, rappresenta la più frequente complicanza di influenza nell'anziano. Per questo, associata all'antinfluenzale, la VAP è in grado di diminuire la mortalità ed i ricoveri per complicanze dell'influenza degli anziani. Inoltre, oggi la VAP si presenta come una vaccinazione relativamente sicura (sono scarsi gli effetti collaterali e quasi sempre limitati ad una reazione locale nel punto di iniezione) e comoda, poiché praticabile in un'unica seduta assieme a quella  antinfluenzale. L'immunità vaccinale si manifesta 10-15 giorni dopo la vaccinazione e permane un titolo anticorpale elevato per almeno 5 anni. Nel nuovo Piano Vaccinale Nazionale 2012-14 la Vaccinazione dei soggetti anziani viene effettuata attivamente con il Vaccino 13-valente (PCV13) mentre il vecchio Vaccino Polisaccaridico 23-valente viene raccomandato soltanto nei soggetti a rischio a 6-12 mesi dall'immunizzazione col PCV13.

Bambini: la vaccinazione antipneumococcica  con PCV13 sembra efficace nel ridurre del 97% le forme invasive di meningite e di sepsi provocate da pneumococchi dello stesso tipo di quelli contenuti nel vaccino. Questo vaccino da qualche anno fa parte del gruppo di vaccini offerti gratuitamente in occasione del primo ciclo di vaccinazione al 3° mese di vita.

Genova - ASL3

Il vaccino Anti-Pneumococcico coniugato 13-valente (PCV13) viene offerto in maniera attiva e gratuita ai soggetti di età compresa fra 70 e 75 anni, a partire nel 2013 dalle coorti di nascita 1038-39.

 

Per informazioni:

Segreteria S.C. Igiene e sanità Pubblica

Tel. 010849846

 

 
 
© SMD - Ultima mod. 22 Luglio 2015