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La Poliomielite |
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La poliomielite è una grave malattia infettiva a carico del
sistema nervoso centrale che colpisce soprattutto il midollo
spinale. Descitta per la prima volta da Michael Underwood,
medico britannico, nel 1789, la poliomielite è stata
registrata per la prima volta in forma epidemica nell’Europa
agli inizi dell'800. La diffusione della malattia ha
raggiunto il suo picco in Italia nel 1958 con oltre 8mila
casi. Grazie alla vaccinazione praticata in tutto il mondo
la malattia è quasi completamente debellata: meno di 1000
casi l'anno nel mondo; ultimo caso negli Stati Uniti nel
1979, ultimo caso in Italia nel 1982.
Il contagio avviene per via oro-fecale, attraverso
l’ingestione di acqua o cibi contaminati o tramite la saliva
e le goccioline emesse con i colpi di tosse e gli starnuti
da soggetti ammalati o portatori sani. Il poliovirus si
moltiplica nella mucosa oro-faringea, nell’intestino e nei
tessuti linfatici sottostanti e può diffondersi anche
attraverso le feci, ben prima che i sintomi della malattia
siano evidenti. L’uomo rappresenta l’unico serbatoio
naturale del virus della poliomielite, che può colpire
persone di tutte le età ma principalmente si manifesta nei
bambini sotto i tre anni. |
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Cenni storici sulla Vaccinazione |
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Il 12 aprile 2005 vi è stato il 50° anniversario della commercializzazione del vaccino antipoliomielitico inattivato, frutto del lavoro di un’equipe di scienziati capeggiati da Jonas Salk, del quale il vaccino porta il nome. Fu un passo importantissimo che contribuì in modo decisivo all’eradicazione attuale della malattia sia nell’emisfero occidentale che nella regione europea.
Bisogna però ricordare anche un atro vaccino contro la poliomielite,
frutto delle ricerche di un altro scienziato americano, di origine
polacca, Bruce Sabin. Egli mise a punto nel 1957 un vaccino in cui i
virus erano vivi, ma attenuati nella loro patogenicità, che si
sommonistrava per via orale. Ciò evitava
lo sviluppo della malattia e proteggeva le persone vaccinate per
tutta la vita, mentre il vaccino Salk non aveva questa efficacia nel
tempo. Questo vaccino fu prima sperimentato in Unione Sovietica, poi
nel resto dell’Est Europeo, infine, solo nel 1960, a tre anni dalla
sua scoperta, il vaccino fu esteso agli Stati Uniti e a tutto il
resto del mondo. I punti di forza di questo vaccino erano il suo
alto potere immunogeno, la sua capacità di indurre anticorpi IgA
locali nell'orofaringe e nell'intestinao, che assicuravano una
grande resistenza alla reinfezione, e non ultima la facile
somministrazione per via orale. Sabin non ebbe mai alcun vantaggio economico da
questa rivoluzionaria scoperta, egli infatti non volle mai
brevettare il vaccino per dare a tutti la possibilità di difendersi
contro la poliomielite. L’ AAP (Associazione Americana Pediatri) dedica un intero capitolo del libro Dedicated to the Health of all Children alla malattia e illustra come nel 1955 a Boston, un intero ospedale pediatrico di 350 posti letto, fu interamente trasformato per assistere i soggetti affetti da tale patologia. L’impegno dei medici di allora era enorme e, ricorda il dr. Haggarty, “… fui autorizzato ad andare a casa mia tre sole volte in due mesi di lavoro, e una di queste per somministrare a mia moglie, incinta, le gammaglobuline allo scopo di proteggerla dalla malattia” L’autore del capitolo dedicato alla poliomielite conclude affermando che “ …la sconfitta della polio è avvenuta in meno di 50 anni, ed è gratificante riflettere su come le famiglie di oggi non conoscano la paura, che rasentava il terrore, che incuteva la diagnosi di poliomielite così come invece era presente nella prima metà del XX° secolo.
da National Museum of American History La vaccinazione anti-polio è stata introdotta in forma obbligatoria in Italia nel 1966 (L. 4 febbraio 1966 n° 51).
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Il Vaccino attuale |
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• In Italia attualmente si utilizza il vaccino inattivato di tipo Salk, per via intramuscolare, sia da solo che in associazione con altri vaccini nelle formulazioni combinate, tretra, penta ed esavalenti. Non esiste alcun effetto collaterale grave in seguito alla somministrazione di IPV. |
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© SMD - Ultima mod. 26 Gennaio 2006 | |||