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Epatite virale tipo B |
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Il virus B dell'epatite (HBV) è l'agente patogeno responsabile della seconda piü comune forme di epatite acuta e cronica, l'epatite di tipo B. Si tratta di un piccolo virus ad alta resistenza (a temperatura ambiente rimane vitale per almeno un mese) che viene trasmesso per via parenterale, cioè da una persona all'altra col sangue e con i fluidi corporei. Un tempo si pensava che potesse essere trasmesso solo con infusione o contatto di sangue e dei suoi derivati, oggi si sa per certo che il virus è presente in quasi tutte le secrezioni e i fluidi degli individui infetti (saliva, sperma, succo gastrico, liquido sinoviale, latte, urine, feci). Certamente il contatto con il sangue è la via di trasmissione più importante, e ciò avviene non solo per inoculazione ma anche accidentalmente attraverso ferite della cute o delle mucose come quelle delle labbra. Un ruolo importante è svolto anche dallo scambio di aggetti traumatizzanti quali rasoi,spazzolini da denti, forbici, orecchini, strumenti utilizzati per il tatuaggio e per l’agopuntura. Lo scambio di siringhe nei soggetti tossicodipendenti è stato storicamente un veicolo di contagio molto importante. Altra via importante di trasmissione è quella sessuale, specie nei comportamenti omosessuali. Anche la trasmissione materno-fetale è un evento possibile. Gli autori ritengono che almeno il 50-90% delle infezioni siano asintomatiche. Il periodo di incubazione varia da 45 a 160 giorni (media 120 giorni). I prodromi possono essere rappresentati da sintomi aspecific: febbre, malessere, cefalea, mialgie. Nelle forme acute l’ittero è uno segni classi, presente nel 30-50% dei casi, e può persistere per giorni o settimane. In casi rari (1-2% dei casi) l'epatite si manifesta in forma fulminante con rapido aggravamento delle condizioni generali e decesso per insufficienza epatica acuta.
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Cenni storici sulla Vaccinazione |
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Il primo vaccino per l’epatite B è stato il vaccino plasma derivato, disponibile dal 1982, con un’efficacia dell’85-95 per cento, quando somministrato in tre dosi per via intramuscolare. Studi clinici controllati indicavano per questo vaccino una protezione contro l’infezione da HBV persistente per almeno 7-9 anni, nonostante il declino del titolo anticorpale protettivo. Il vaccino veniva ottenuto direttamente da sangue umano, in particolare, dal sangue di persone omosessuali cha avevano contratto l'epatite. Nel 1986 è stato in seguito autorizzato il nuovo vaccino a DNA ricombinante ottenuto in laboratorio con le tecniche dell'ingegneria genetica. In Italia la vaccinazione è stata introdotta in forma obbligatoria nel 1991 (L. 27 maggio 1991 n° 165). Da quando in Italia è stata approvata questa legge oltre 150 paesi, in ogni parte del mondo, hanno seguito la stessa strada. Dall'applicazione della vaccinazione a tutti i nuovi nati, ai soggetti nel 12° anni di età ed alle categorie a rischio, la percentuale dei soggetti positivi al test per l'epatite B si è notevolmente ridotta. |
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Il Vaccino attuale |
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• I vaccini oggi in commercio sono costituiti da materiale genetico ricombinante del virus dell'epatite B. Esso viene ottenuto grazie a particolari ceppi del comune lievito da fornaio, geneticamente modificati per produrre il DNA virale. Sono sicuri ed efficaci non avendo dato, dopo centinaia di milioni di dosi praticate, alcun effetto collaterale grave ed avendo offerto protezione adeguata in oltre il 90% dei soggetti vaccinati. Nel 10-15% dei vaccinati si manifesta una lieve e temporanea dolenzia nella sede dell'iniezione, nel 3-4% febbre superiore a 38°.
Genova - ASL3 Il vaccino è offerto in forma attiva e gratuita per tutti i bambini al 3° mese di vita con richiamo al 5 e 12° mese per completare il ciclo vaccinale. Per i bambini nati da madri positive per antigene Epatite B è indicata la somministrazione del vaccino entro le prime 12-24 ore di vita assieme alle immunoglobuliniche specifiche, con una seconda dose a distanza di 4 settimane, una terza al compimento dell'ottava settimana e una quarta tra 11 e 12° mese di vita. Il vaccino è offerto inoltre gratuitamente ad alcune categorie a rischio di contagio (personale sanitario, conviventi con soggetti HbsAg positivi, Vigili del fuoco, Forze dell'ordine ecc.). E' possibile effettuare la vaccinazione presso tutti i centri vaccinali della ASL.
Per informazioni: Segreteria S.C. Igiene e sanità Pubblica Tel. 010849846
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© SMD - Ultima mod. 24 Aprile 2013 | |||
Genova - ASL3 Il Vaccino trivalente Morbillo-Parotite-Rosolia (MPR) viene Per informazioni si può contattare la Segreteria S.C. Igiene e Sanità Pubblica al numero 010849846 |