Influenza Umana

 
L'influenza è una malattia contagiosa causata da un virus della famiglia degli Orthomyxoviridae. È caratterizzata da sintomi sistemici (febbre non sempre presente, malessere generale, mal di testa e dolori osteomuscolari e respiratori, tosse, mal di gola) comuni a molte altre malattie virali. L'esordio è generalmente brusco e improvviso e la febbre dura 3-4 giorni.

 

 

Il termine influenza, nel linguaggio comune, viene spesso attribuito a qualsiasi malessere invernale. L’influenza invece presenta un quadro clinico ben preciso ed è una delle malattie infettive di maggior impatto, sia perché l’epidemia è concentrata nel tempo e interessa un gran numero di persone, sia per le complicanze che possono insorgere in alcuni gruppi di popolazione, come le persone anziane e quelle con patologie croniche. Si stima che nei paesi industrializzati la morte per influenza rappresenti la terza causa di morte per malattie infettive, dopo AIDS e Tubercolosi. Nei periodi di picco dell’epidemia influenzale stagionale il numero delle persone colpite varia da 5 a 15 ogni 1000 abitanti. In Italia si stima che vengano colpiti ogni anno circa 5 milioni di persone, fino ad un massimo di 8 milioni negli anni di maggiore incidenza.

Eventi del tutto particolari e molto gravi sono state le Grandi Pandemie Influenzali, epidemie di particolare estensione e gravità che hanno colpito vaste areee del globo nel secolo scorso.

Dal 11 Giugno 2009 al 10 Agosto 2010 l'OMS ha dichiarato lo stato di Pandemia  per la comparsa sulla scena mondiale di un nuovo virus influenzale, denominato A/H1N1v (detta anche influenza suina), apparso per la prima volta in Messico a partire dal mese di Aprile 2009, e che si è rapidamente diffuso in tutti i continenti.

La malattia influenzale si manifesta come un'infezione acuta delle vie respiratorie, di origine virale, altamente contagiosa e trasmissibile per via aerea. Si distingue dalle altre infezioni respiratorie acute per il suo andamento tipicamente stagionale (in Italia da dicembre a marzo) più che per il quadro clinico che la caratterizza. Il virus si insedia e si moltiplica nelle vie respiratorie. I primi sintomi compaiono dopo 48-72 ore di incubazione. Purtroppo ogni anno i virus influenzali cambiano, a causa di mutazioni, per cui non è possibile per questa malattia ottenere un'immunizzazione permanente.

I sintomi tipici dell'Influenza sono in primo luogo la febbre, di solito non superiore a 39 gradi, e poi con varia frequenza i dolori muscolari e articolari diffusi, la stanchezza,  e il mal di testa. E' generalmente presente un calo dell'appetito e non sono rari i disturbi gastrointestinali. Questi fastidi possono avere durata variabile, ma, in genere, si risolvono nell'arco di una settimana. Le possibili complicazioni riguardano soprattutto le vie respiratorie, in quanto l'effetto irritativo del virus può favorire l'insediamento di batteri.

Non avendo farmaci specifici per la cura dell'Influenza si deve attuare innanzitutto un riposo assoluto e una dieta adeguata: bisogna assumere alimenti ricchi di zuccheri complessi (come la pasta) e poveri in grassi e bevande zuccherate per prevenire eventuali crisi di acetone (sostanza di scarto prodotta dall'organismo che conferisce all'alito un odore di frutta marcia), che farebbero scatenare il vomito e peggiorare eventuali dolori intestinali; Occorre poi bere molto per reintegrare i liquidi persi con la febbre ed, eventualmente, il vomito. Può essere prescritto dal medico un antipiretico (come il Paracetamolo) per abbassare la temperatura e un antinfiammatorio per alleviare i disturbi. Sono invece inutili e controindicati gli antibiotici.
 

 

 
 
 
 
© SMD - Ultima mod. 20 Agosto 2010